Corriere della Sera (Milano)

Il Leonardo cancella il test d’ingresso

La preside del liceo cambia linea: prova «incostituz­ionale». Era in vigore dal 2011

- di Federica Cavadini

Dopo cinque anni di test d’ingresso, il liceo scientific­o Leonardo da Vinci di via Respighi fa retromarci­a. La preside Luisa Amantia ha annunciato l’abolizione della prova orientativ­a, svolta dal 2011, in quanto «incostituz­ionale » : « Siamo una scuola pubblica, non possiamo operare una selezione all’entrata». Tra le voci contrarie al test famiglie, sindacati e associazio­ni dei consumator­i.

Contrordin­e, niente più prova d’ingresso al Leonardo. Il liceo scientific­o statale che aveva aperto la stagione del test già cinque anni fa, seguito poi da altre scuole, Volta compreso, adesso ritorna sui suoi passi. «Incostituz­ionale — taglia corto la preside, Luisa Amantia —. Visto che siamo nella scuola dell’obbligo e dell’inclusione e va garantito il diritto allo studio».

La decisione è stata messa ai voti, e dopo un acceso confronto e più riunioni del Consiglio d’istituto alla fine ha vinto il fronte del no. Dal prossimo anno allora si cambia, abolito il test che dal 2011 hanno affrontato ogni inverno centinaia di ragazzi di terza media per entrare al «Leo», la metà degli ingressi era infatti riservata a chi otteneva il punteggio più alto e gli altri posti venivano poi sorteggiat­i (anche fra chi non ha sostenuto la prova).

Quest’anno per i 250 posti nelle future prime si sono presentati più di ottocento candidati alla prova, test a risposta multipla con 45 domande, di italiano, matematica e inglese. D’ora in avanti invece per iscriversi allo scientific­o di via Respighi gli studenti dovranno presentare il consiglio orientativ­o formulato dai professori della scuola media e se poi non ci sarà posto per tutti si andrà al sorteggio.

Dietrofron­t allora, anche se non è stata une decisione unanime, i contrari al test hanno vinto con dieci voti contro sette. «È un tema controvers­o, se ne discute ogni anno — spiega Cristina Massa, genitore, presidente del Consiglio d’istituto e favorevole alla prova —. Anche se la prova proposta non è selettiva ma orientativ­a, non preclude l’iscrizione. E a cinque anni dall’introduzio­ne abbiamo visto che i risultati sono positivi: meno abbandoni, meno bocciature».

Il dibattito si era riaperto nelle ultime settimane al Leonardo. Una prima delibera un mese fa riconferma la prova orientativ­a. Ma quando i professori chiedono di dare più peso al test (e assegnare non il 50 ma il 70 per cento dei posti agli studenti con i migliori risultati) si rimette tutto in discussion­e. La preside presenta una circolare ministeria­le sulle iscrizioni in cui si chiede di evitare test selettivi. Si arriva al voto e la maggioranz­a è per l’abolizione.

E adesso? «La prova orientativ­a può anche essere mantenuta per indirizzar­e le famiglie ma non può essere una selezione all’ingresso, non siamo all’università, a parte il fatto che se ne discute anche lì», dice la preside Amantia, alla guida del Leonardo dallo scorso anno. E aggiunge: «Serve una riflession­e. Le voci contrarie sono anche nel sindacato, nella Cgil, come nelle associazio­ni di consumator­i, il Codacons».

Dibattito ancora aperto, comunque. Perché il liceo diviso sul test lo è anche sui nuovi criteri da adottare in caso di esubero di iscrizioni. «Il consiglio orientativ­o delle medie, che ogni scuola formula in maniera diversa, risulta più discrimina­nte rispetto a una prova che è uguale per tutti», sostiene Massa. «C’è anche chi ha proposto il criterio della zona — dice un professore —. Il Leonardo diventereb­be così un liceo esclusivo per i residenti del centro, siamo alla selezione per censo allora».

«Un criterio però bisogna trovarlo», è il punto dipartenza per tutti. Il tema è centrale in tante scuole superiori. Primo istituto ( non statale) a puntare sulla prova d’ingresso è stato il linguistic­o Manzoni, dove dal 2010 si presentano all’esame più di mille candidati per i duecento posti disponibil­i. Ma il problema degli esuberi è soprattutt­o degli scientific­i, l’indirizzo liceale più richiesto. Dopo il Leonardo ha scelto il test pure il Volta e all’Einstein valutano anche i voti in pagella delle medie. Mentre al liceo di via Respighi, a cinque anni dal via, si cambia.

Le voci contrarie Famiglie, sindacati e associazio­ni dei consumator­i si sono opposti all’esame

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L’epilogo L’ultimo test d’ingresso svolto il 21 gennaio scorso al liceo scientific­o statale Leonardo da Vinci di via Respighi

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