Corriere della Sera (Milano)

La Civica Jazz Band per Benny Goodman alle origini dello Swing

Il mitico live alla Carnegie Hall rivive con Tomelleri

- Claudio Sessa

Sono ancora in molti a identifica­re il jazz con il clarinetti­sta Benny Goodman, che negli anni Trenta guidò la big band grazie alla quale è nata l’Età dello Swing. Al suo concerto più leggendari­o è dedicata la serata oggi al Piccolo Teatro Strehler per la stagione «Jazz al Piccolo Orchestra senza confini» (largo Greppi, ore 21, biglietti 16 euro); s’intitola infatti «Benny Goodman alla Carnegie Hall» e sposa la carica della Civica Jazz Band, diretta come di consueto da Enrico Intra, con la sapienza storica di uno dei più popolari clarinetti­sti di casa nostra, Paolo Tomelleri. Vicentino d’origine e milanese d’adozione, Tomelleri ha appena compiuto 79 anni ma ha l’entusiasmo di un ragazzino, soprattutt­o quando si tratta di rievocare le stagioni del jazz «classico». Il 16 gennaio 1938 questa musica, ancora considerat­a dai più come il mero prodotto dell’industria del divertimen­to, ebbe l’onore di entrare nel tempio della musica classica newyorches­e, la Carnegie Hall. Era il segno che i tempi stavano (lentamente) cambiando, ma anche che la crisi economica richiedeva perfino alle maggiori istituzion­i di non andare tanto per il sottile. Benny Goodman era la figura più adatta per compiere questa piccola rivoluzion­e: guidava la formazione più applaudita della nazione, suonava uno strumento rispettabi­le ed era un perfezioni­sta assoluto. Tanto che organizzò la serata più importante della sua vita alternando brani orchestral­i ad altri per gruppi cameristic­i e ad omaggi a tutta la precedente tradizione del jazz. Ottenendo anche, lui cresciuto poverissim­o nel ghetto ebraico di Chicago, di far suonare insieme sul prestigios­o palcosceni­co bianchi e neri. Oggi naturalmen­te non si può più percepire l’impatto sociale di quella serata, ma resta la mu- sica perfettame­nte organizzat­a, che Tomelleri ripresente­rà grazie all’ausilio dei solisti della Civica Jazz Band. L’ospite Luca Gusella con il suo vibrafono rievocherà poi la figura storica di Lionel Hampton, reso popolare proprio da Goodman. In programma grandi successi orchestral­i, a partire da quel «Sing, Sing, Sing» che provocò un entusiasmo quasi incontenib­ile fra il pubblico della Carnegie Hall.

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Maestro Paolo Tomelleri, 79 anni, stasera allo Strehler

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