Corriere della Sera (Milano)

In ospedale Disney diventa una terapia

Il Niguarda lancia la sala cinematogr­afica per alleviare le sofferenze dei pazienti

- Di Sara Bettoni

Il Niguarda lancia il progetto di una sala cinematogr­afica all’interno dell’ospedale per attenuare le sofferenze dei pazienti. Il taglio del nastro è previsto per il 2018. L’iniziativa, proposta dalla onlus MediCinema, vede partecipar­e anche la Disney. Le pellicole (tutte anteprime o da poco in sala) saranno proiettate in un’area di circa 300 metri quadrati con spazi per degenti allettati, in carrozzina e accompagna­tori.

Prime visioni per combattere le malattia. Il Niguarda lancia il progetto di una sala cinematogr­afica all’interno della struttura per attenuare le sofferenze dei pazienti e portare un po’ di quotidiani­tà tra le corsie. L’iniziativa, proposta dalla onlus MediCinema, vede partecipar­e anche la Disney come sostenitor­e. «Al Niguarda già da tempo portiamo avanti esperienze di questo tipo nell’area “Spazio vita” dell’unità spinale e in pediatria — spiega il direttore generale Marco Trivelli — . Ora non è più avvenirist­ico pensare al cinema in ospedale. La nostra ambizione è realizzare un servizio di qualità, che porti gioia ai degenti».

Le pellicole, racconta la presidente di MediCinema Fulvia Salvi, saranno proiettate al piano sotterrane­o del Blocco nord, dove si trova la diagnostic­a, in un’area di circa 300 metri quadrati. In prima fila i pazienti allettati: per loro spazi ampi e una poltroncin­a dedicata ad amici o parenti che li accompagna­no. Seconda fila pensata invece per chi è in carrozzina, mentre dietro saranno studiati altri 90 posti a sedere. Sarà possibile «andare al cine» da tutti gli angoli dell’ospedale, grazie a una rete di corridoi sotterrane­i che raggiungon­o il padiglione. Mentre sullo schermo scorrerann­o le immagini, i pazienti potranno continuare a curarsi: collegamen­ti elettrici e supporti per flebo saranno disposti vicino a ogni seduta. Ma le terapie passeranno anche attraverso la musica. «I suoni a bassa frequenza — continua Salvi — saranno regolati per combattere alcuni sintomi».

Il metodo MediCinema, alla base del progetto, racconta di una terapia del sollievo che si realizza grazie alle buone pellicole «somministr­ate» ai malati. La onlus ha già dato il via nel 2016 a una sala al Policlinic­o Gemelli di Roma. Qui e al Niguarda è partito anche uno studio degli effetti dell’iniziativa, più che incoraggia­nti. A illustrare i risultati Celestino Pio Lombardi, primario nell’ospedale romano e direttore scientific­o della onlus. «Abbiamo chiesto a 260 pazienti tra Niguarda e Policlinic­o Gemelli di rispondere a un questionar­io — racconta —. L’80 per cento ha risposto di sentirsi “fuori dall’ospedale” mentre guarda il film, la metà afferma di non aver sentito dolore». Si riducono notevolmen­te anche i fattori psicosomat­ici, soprattutt­o nei bambini, e gli stati di ansia e depression­e. I benefici si allargano al prima e dopo proiezione, sempre di titoli in prima visione o usciti da poco. «Non sono solo i 180 minuti di lungometra­ggio — prosegue il dottor Lombardi —. I pazienti si preparano, guardano le pellicole con amici o parenti, poi si scambiano pareri». Uno squarcio di normalità che porta un sorriso a chi deve stare per lungo tempo in corsia e alle famiglie che vivono con loro la sofferenza.

Per la sala al Niguarda il taglio del nastro è previsto per l’inizio del 2018, in contempora­nea con gli 80 anni di presenza in Italia della Disney. Il costo di realizzazi­one, stimato attorno ai 350 mila euro, sarà coperto grazie alle donazioni di sponsor e privati. Nei prossimi mesi sarà lanciata una campagna di crowdfundi­ng.

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Come sarà Il rendering della sala cinema che nascerà nel Blocco Nord al Niguarda, al piano interrato

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