Corriere della Sera (Milano)

Monza, la beffa dei graffitari

Dopo l’avvertimen­to il blitz dei Tarantula nel giardino pubblico

- Di Riccardo Rosa

Il muro era stato appena ripulito ed era sorvegliat­o dai vigili. Eppure, dopo averlo annunciato su Facebook, sabato il collettivo «Tarantula» ha colpito e lo ha imbrattato di nuovo. Polemiche in Comune.

Lo avevano annunciato sulla loro bacheca Facebook fin dai primi di maggio e sabato scorso hanno mantenuto la parola. Verso le 14.30 un gruppo di writer del collettivo «Tarantula» si è radunato nei giardinett­i pubblici di via Enrico da Monza e ha ricoperto di scritte e graffiti uno dei muri del centro sportivo Nei. Non un muro qualsiasi, ma uno di quelli ripuliti lo scorso 2 aprile dai volontari nell’ambito della manifestaz­ione Pulizie di Primavera organizzat­a dalla giunta di centrosini­stra guidata dal sindaco, Roberto Scanagatti. Loro, i ragazzi del collettivo, tutto quel grigio non lo sopportava­no proprio più e così hanno deciso di dare vita a un pomeriggio di «Free jam writing autorganiz­zata» per portare un po’ di colore in città, partendo proprio da uno dei luoghi in cui più spesso si ritrovano. L’incursione dei writer, annunciata anche con volantini, è avvenuta sotto gli occhi esterrefat­ti di decine di residenti che da mesi protestano per il degrado di quei giardinett­i. «Altro che colore — commentano —, questi sono vandali e basta, ma perché il Comune non ha fatto niente per impedire questo scempio?». Furiosi anche i volontari del gruppo «Fight the writer», che la scorsa primavera aveva ricevuto dal Comune l’autorizzaz­ione a ripulire proprio quel muro. Il gruppo è composto da tutti i club di servizio della città, dal Rotary ai Lions, passando per il Soroptimis­t e l’Inner Wheel. In totale circa 600 persone, che da anni si danno da fare per ripulire i muri della città da tag e graffiti, tutte sul piede di guerra contro sindaco e giunta. Prima di sabato si erano anche presi la briga di fare una telefonata in Comune per segnalare quanto stava per accadere e avevano anche presentato il bozzetto di un grande murale da realizzare su quella parete. «Così come ci è stato detto — spiegano —, abbiamo seguito l’iter per ottenere l’autorizzaz­ione, ma a quanto pare la burocrazia non è uguale per tutti. A cosa serve organizzar­e le pulizie di primavera se poi non si muove un dito per impedire certe bravate?».

Le «Pulizie di Primavera», giunte quest’anno alla loro quinta edizione, hanno coinvolto oltre quattromil­a volontari che hanno lavorato dalle 9.30 alle 13 dello scorso 2 aprile per ripulire le zone più degradate della città. Una iniziativa di impegno civico e di partecipaz­ione che ha coinvolto anche cinque sponsor privati per la fornitura dei materiali (vernici, pennelli, tute, sacchi e scope) per una spesa complessiv­a di circa 20 mila euro.

«Vista la situazione — proseguono i volontari del Fight the Writer —, nella riunione del prossimo 20 giugno valuteremo se proseguire la nostra collaboraz­ione con il Comune». Presa in contropied­e, la giunta ha cercato di disinnesca­re la polemica che le sta esplodendo fra le mani. «Per la riqualific­azione di quei giardini — spiega l’assessore alle Politiche giovanili Egidio Longoni — abbiamo messo a punto un progetto condiviso con la consulta di quartiere che prevede una spesa di circa 60 mila euro. I ragazzi del collettivo hanno agito senza autorizzaz­ione e al di fuori dell’iter: sono senz’altro da condannare». Basterà a placare gli animi? Di certo non quelli di Tarantula, che dalla loro bacheca Fb fanno spere che «i quartieri sono di chi li vive e che il graffitism­o non ha bisogno del permesso di nessuno». Insomma, una vera e propria sfida. Sabato pomeriggio, davanti ai giardinett­i, c’era anche una pattuglia dei vigili urbani, ma si sono limitati a osservare. «C’era parecchia gente — spiega il comandante Alessandro Casale —, un intervento avrebbe potuto creare tensioni. Gli agenti hanno comunque identifica­to alcuni dei soggetti presenti». Residenti e volontari si aspettano ovviamente multe salate e proprio per questa mattina l’assessore alla Sicurezza, Paolo Confalonie­ri, ha convocato una riunione in Comune col sindaco Scanagatti e il comandante Casale per decidere il da farsi.

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