Monza, la beffa dei graffitari
Dopo l’avvertimento il blitz dei Tarantula nel giardino pubblico
Il muro era stato appena ripulito ed era sorvegliato dai vigili. Eppure, dopo averlo annunciato su Facebook, sabato il collettivo «Tarantula» ha colpito e lo ha imbrattato di nuovo. Polemiche in Comune.
Lo avevano annunciato sulla loro bacheca Facebook fin dai primi di maggio e sabato scorso hanno mantenuto la parola. Verso le 14.30 un gruppo di writer del collettivo «Tarantula» si è radunato nei giardinetti pubblici di via Enrico da Monza e ha ricoperto di scritte e graffiti uno dei muri del centro sportivo Nei. Non un muro qualsiasi, ma uno di quelli ripuliti lo scorso 2 aprile dai volontari nell’ambito della manifestazione Pulizie di Primavera organizzata dalla giunta di centrosinistra guidata dal sindaco, Roberto Scanagatti. Loro, i ragazzi del collettivo, tutto quel grigio non lo sopportavano proprio più e così hanno deciso di dare vita a un pomeriggio di «Free jam writing autorganizzata» per portare un po’ di colore in città, partendo proprio da uno dei luoghi in cui più spesso si ritrovano. L’incursione dei writer, annunciata anche con volantini, è avvenuta sotto gli occhi esterrefatti di decine di residenti che da mesi protestano per il degrado di quei giardinetti. «Altro che colore — commentano —, questi sono vandali e basta, ma perché il Comune non ha fatto niente per impedire questo scempio?». Furiosi anche i volontari del gruppo «Fight the writer», che la scorsa primavera aveva ricevuto dal Comune l’autorizzazione a ripulire proprio quel muro. Il gruppo è composto da tutti i club di servizio della città, dal Rotary ai Lions, passando per il Soroptimist e l’Inner Wheel. In totale circa 600 persone, che da anni si danno da fare per ripulire i muri della città da tag e graffiti, tutte sul piede di guerra contro sindaco e giunta. Prima di sabato si erano anche presi la briga di fare una telefonata in Comune per segnalare quanto stava per accadere e avevano anche presentato il bozzetto di un grande murale da realizzare su quella parete. «Così come ci è stato detto — spiegano —, abbiamo seguito l’iter per ottenere l’autorizzazione, ma a quanto pare la burocrazia non è uguale per tutti. A cosa serve organizzare le pulizie di primavera se poi non si muove un dito per impedire certe bravate?».
Le «Pulizie di Primavera», giunte quest’anno alla loro quinta edizione, hanno coinvolto oltre quattromila volontari che hanno lavorato dalle 9.30 alle 13 dello scorso 2 aprile per ripulire le zone più degradate della città. Una iniziativa di impegno civico e di partecipazione che ha coinvolto anche cinque sponsor privati per la fornitura dei materiali (vernici, pennelli, tute, sacchi e scope) per una spesa complessiva di circa 20 mila euro.
«Vista la situazione — proseguono i volontari del Fight the Writer —, nella riunione del prossimo 20 giugno valuteremo se proseguire la nostra collaborazione con il Comune». Presa in contropiede, la giunta ha cercato di disinnescare la polemica che le sta esplodendo fra le mani. «Per la riqualificazione di quei giardini — spiega l’assessore alle Politiche giovanili Egidio Longoni — abbiamo messo a punto un progetto condiviso con la consulta di quartiere che prevede una spesa di circa 60 mila euro. I ragazzi del collettivo hanno agito senza autorizzazione e al di fuori dell’iter: sono senz’altro da condannare». Basterà a placare gli animi? Di certo non quelli di Tarantula, che dalla loro bacheca Fb fanno spere che «i quartieri sono di chi li vive e che il graffitismo non ha bisogno del permesso di nessuno». Insomma, una vera e propria sfida. Sabato pomeriggio, davanti ai giardinetti, c’era anche una pattuglia dei vigili urbani, ma si sono limitati a osservare. «C’era parecchia gente — spiega il comandante Alessandro Casale —, un intervento avrebbe potuto creare tensioni. Gli agenti hanno comunque identificato alcuni dei soggetti presenti». Residenti e volontari si aspettano ovviamente multe salate e proprio per questa mattina l’assessore alla Sicurezza, Paolo Confalonieri, ha convocato una riunione in Comune col sindaco Scanagatti e il comandante Casale per decidere il da farsi.