Corriere della Sera (Milano)

«Diminuisco­no le richieste di permessi e ferie E si riduce l’assenteism­o»

Federica Troya, Zurich

- P. D’A.

Deborah Trapani, grazie al progetto di smart working della sua azienda, Zurich, è rientrata in ufficio full time. «Riesco a conciliare molto meglio gli impegni familiari dei miei figli con quelli lavorativi — spiega —. Poter lavorare due volte alla settimana da casa aiuta molto se hai una famiglia». Lo strumento che Zurich ha dato a tutti i dipendenti, anche coloro che hanno scelto di non aderire al lavoro agile, è il laptop con telefono incorporat­o che diventa il proprio ufficio: «Da casa o da qualunque altro luogo è come avere la tua azienda sempre vicino», aggiunge Deborah.

Nel primo anno di smart working ha aderito il 70 per cento dei 1.300 dipendenti. Metà ha scelto di lavorare da casa un giorno alla settimana, l’altra metà due.

E crolla il mito della scrivania e del telefono fisso. «Non c’è più la postazione assegnata — spiega Federica Troya, responsabi­le Human Resources di Zurich in Italia —. Sono stati ridisegnat­i gli spazi, le aree comuni, dove le persone possono recarsi, fare riunioni, collaborar­e». Ognuno ha una cuffia telefono con la quale collegarsi da qualsiasi luogo desideri, anche lo spazio cucina e l’area living. La sera, laptop, mouse e cuffie sono riposti in minuscoli e funzionali armadietti. Zurich ha introdotto la flessibili­tà oraria, che è poi rimasta, con l’Expo. Quest’anno ha aderito al progetto «Adotta un’impresa», che consente alle aziende che hanno già avviato forme di lavoro agile di offrire la propria competenza ad altre aziende. «Adotteremo una o più impresa per facilitare lo sviluppo del dynamic working al loro interno».

I risultati di chi ha scelto di interpreta­re le reali esigenze di chi lavora, «puntando sull’innovazion­e come chiave di crescita», ci sono: «Osserviamo una progressiv­a riduzione dell’assenteism­o, del numero di giorni di permessi e di ferie presi per accudire la famiglia», conclude la dottoressa Troya.

Le scrivanie Non ci sono più le postazioni assegnate: ridisegnat­i gli spazi

 ?? Progetto ?? Deborah Trapani, alla destra di una collega, partecipa allo smart working della Zurich al quale ha aderito il 70 per cento dei 1.300 dipendenti
Progetto Deborah Trapani, alla destra di una collega, partecipa allo smart working della Zurich al quale ha aderito il 70 per cento dei 1.300 dipendenti

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