Corriere della Sera (Milano)

Mezzanini Atm, quattro baristi sconfiggon­o Chef Express

- Monica Serra

Sospiro di sollievo per quattro gestori dei bar dei mezzanini dell’Atm: non saranno rimpiazzat­i da Chef Express, la catena contro cui sono in battaglia legale da un anno. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che ha ribaltato una sentenza del Tar: la questione non è di competenza del giudice amministra­tivo perché il rapporto tra Atm e i titolari degli esercizi, non ha natura pubblicist­ica e quindi Atm è libera di regolarlo come meglio crede. Tutto ha inizio nel 2014. Alla scadenza dei contratti di 110 dei 260 spazi nei mezzanini, di proprietà del Comune e gestiti da Atm, viene indetta una gara di evidenza pubblica per riassegnar­e i locali. Il bando punta a far prevalere le offerte più vantaggios­e, in termini di prezzo e servizi assicurati. La base d’asta è pari all’affitto pagato fino a quel momento e quasi tutti gli esercenti uscenti vincono offrendo poco di più. Ma alcuni di loro si trovano di fronte la catena Chef Express, che presenta offerte elevate, arricchite da ristruttur­azioni e servizi. Ai vecchi baristi, Atm garantisce il diritto di prelazione, a condizione che mettano sul piatto un’offerta pari a quella del gruppo Cremonini. Molti accettano, nonostante tali oneri. Chef Express ricorre al Tar contro Atm, Comune e gestori dei bar per i locali alle fermate di San Babila, Lambrate, Loreto e Pagano: chiede l’annullamen­to della gara. Il Tar gli dà ragione, perché «la prelazione appare lesiva della concorrenz­a». Ma i quattro baristi impugnano la decisione davanti al Consiglio di Stato. Dopo qualche polemica iniziale, anche Atm si costituisc­e. Con pronuncia pubblicata il 24 aprile scorso, la quinta sezione annulla la sentenza del Tar, afferma «il difetto di giurisdizi­one del giudice amministra­tivo» perché la questione non ha natura pubblicist­ica e quindi Atm è libera di garantire il diritto di prelazione. Ora il ChefExpres­s ha sei mesi per andare in Cassazione. «Siamo felici di questo risultato —– esulta Diego Averna, Cisl – premiata la tenacia dei piccoli contro lo strapotere di gruppi milionari».

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