Futurorchestra per il Quartetto
«El Sistema» di Antonio Abreu ha diffuso la musica nei barrios venezuelani, con decine di orchestre infantili e giovanili ha offerto a quasi un milione di ragazzi tra i 6 a i 18 anni un’alternativa alla malavita, creando fenomeni planetari come l’orchestra Simon Bolivar e Gustavo Dudamel. La Società del Quartetto ha deciso di chiudere la sua stagione ospitando la versione lombarda di questa straordinaria esperienza: stasera sul palco del Conservatorio (ore 20.30, via Conservatorio 12, € 5-40) si schiera la FuturOrchestra, nata nel 2011 e che raccoglie i giovani istruiti nei vari «nuclei» diffusi sul territorio regionale; il concerto del debutto fu diretto da Daniele Rustioni, l’anno dopo a guidarli agli Arcimboldi e a Roma fu Ennio Morricone; al Quartetto s’è già esibita, nel 2014, con i «Carmina Burana» di Orff. Brano impegnativo come gli altri che l’orchestra affronta, proprio come i colleghi e coetanei venezuelani: stasera i settanta ragazzi tra i 13 e i 23 anni coinvolti accostano la quinta sinfonia di Ciajkovskij e l’ultimo dei 27 concerti per pianoforte, il K 595, solista il 23enne milanese Cristiano Buratto, vincitore nel 2015 del concorso pianistico più ricco al mondo (un milione di dollari il primo premio), il canadese Honens. Sul podio Alessandro Cadario, che partecipa stabilmente alla direzione musicale della FuturOrchestra.