Corriere della Sera (Milano)

I treni viaggiano a sbarre alzate Paura e allarme

A Gera Lario e in Valtellina i residenti filmano e protestano. L’intervento del prefetto

- Di Barbara Gerosa

Nella prima fotografia scattata da un automobili­sta in coda e postata in rete, si vede chiarament­e il convoglio passare con le sbarre alzate. È notte. Nessuno controlla. Alcuni giorni dopo scena simile: il treno transita lungo la linea ferroviari­a Colico-Chiavenna nonostante il passaggio a livello aperto. Un lecchese filma con il cellulare e il video diventa virale su Facebook. Vicino ai binari si notano due persone, sono residenti della zona che hanno fermato il traffico per evitare spiacevoli conseguenz­e dopo che il macchinist­a si era bloccato un centinaio di metri prima a causa delle stanghe sollevate. Il luogo è sempre lo stesso: il passaggio a livello di Sant’Agata, piccola frazione di Gera Lario, nella zona del Trivio di Fuentes. Una situazione di pericolo che preoccupa gli abitanti al confine tra le province di Lecco, Como e Sondrio. I commenti su Internet sono eloquenti: «Ci dovrà scappare il morto prima di fare qualcosa?», «Il sistema automatico dov’è finito? A questo punto meglio chiudere la strada», «Mi sarà capitato tre volte in un mese». In quel punto all’inizio degli anni ’90 due persone persero la vita travolte da un treno. E i guasti ai passaggi a livello sembrano essere frequenti. Sabato scorso a Tresenda, in Valtellina, i pendolari sono rimasti per oltre un’ora in stazione, prima bloccati sui vagoni e poi in piedi, sul piazzale, in attesa del pullman sostitutiv­o. Il motivo sempre lo stesso: le sbarre aperte. Il treno in partenza da Milano e atteso a Tirano per le 14,52 si è dovuto fermare per un guasto al passaggio a livello. In serata il bis. Alle 19.30 il regionale per Tirano è stato costretto a uno stop a Poggi Ridenti dopo aver rischiato di travolgere un’Ape car. Il conducente stava attraversa­ndo i binari quando ha visto il convoglio arrivare ed è riuscito in extremis a fare retromarci­a. Per riavviare la circolazio­ne è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. A febbraio le stanghe erano rimaste alzate in località Trippi, a Montagna in Valtellina, sollevando la presa di posizione del prefetto di Sondrio che aveva scritto a «Rete ferroviari­a italiana» chiedendo interventi urgenti per annullare il potenziale pericolo. Nel 2014 a San Giacomo di Teglio un altro filmato che riprendeva un treno merci sfrecciare ad alta velocità con il passaggio a livello aperto aveva richiamato l’attenzione di «Striscia la notizia». Intanto sugli episodi di Gera Lario, i più gravi per l’assenza di sorveglian­za in un caso e il controllo affidato a residenti nell’altro, il senatore della Lega Nord Jonny Crosio ha presentato un’interrogaz­ione in Parlamento, mentre il consiglier­e regionale lecchese del Pd Raffaele Straniero ha chiesto una risposta scritta alla quinta commission­e del Pirellone. «Le segnalazio­ni da parte dei pendolari sono sempre più frequenti — spiega Straniero —. Almeno una volta alla settimana si registrano ritardi sulla Milano-Tirano, ma anche sulla Lecco-Como, a causa di guasti ai passaggi a livello. Se poi i cittadini devono fare il fai da te o nei casi testimonia­ti dalle fotografie pare esserci la totale assenza di controlli, bisogna preoccupar­si. I rischi per la sicurezza sono altissimi, così come i disservizi». «A Tresenda le sbarre sono state danneggiat­e da un mezzo in transito, nell’altro si è trattato di un guasto. Verificher­emo interventi tecnologic­i per migliorare l’affidabili­tà delle infrastrut­ture», spiega l’ufficio stampa di Rfi da cui dipende la gestione dei passaggi a livello. «I treni hanno sempre circolato in sicurezza secondo le prescrizio­ni», aggiunge Trenord.

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Di giorno Sempre a Gera Lario, giorni dopo, la scena si ripete. Il filmato, messo su Facebook diventa virale
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Di notte Un lecchese fermo in coda filma la scena e posta in Rete: sbarre alzate, nessuno controlla

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