I treni viaggiano a sbarre alzate Paura e allarme
A Gera Lario e in Valtellina i residenti filmano e protestano. L’intervento del prefetto
Nella prima fotografia scattata da un automobilista in coda e postata in rete, si vede chiaramente il convoglio passare con le sbarre alzate. È notte. Nessuno controlla. Alcuni giorni dopo scena simile: il treno transita lungo la linea ferroviaria Colico-Chiavenna nonostante il passaggio a livello aperto. Un lecchese filma con il cellulare e il video diventa virale su Facebook. Vicino ai binari si notano due persone, sono residenti della zona che hanno fermato il traffico per evitare spiacevoli conseguenze dopo che il macchinista si era bloccato un centinaio di metri prima a causa delle stanghe sollevate. Il luogo è sempre lo stesso: il passaggio a livello di Sant’Agata, piccola frazione di Gera Lario, nella zona del Trivio di Fuentes. Una situazione di pericolo che preoccupa gli abitanti al confine tra le province di Lecco, Como e Sondrio. I commenti su Internet sono eloquenti: «Ci dovrà scappare il morto prima di fare qualcosa?», «Il sistema automatico dov’è finito? A questo punto meglio chiudere la strada», «Mi sarà capitato tre volte in un mese». In quel punto all’inizio degli anni ’90 due persone persero la vita travolte da un treno. E i guasti ai passaggi a livello sembrano essere frequenti. Sabato scorso a Tresenda, in Valtellina, i pendolari sono rimasti per oltre un’ora in stazione, prima bloccati sui vagoni e poi in piedi, sul piazzale, in attesa del pullman sostitutivo. Il motivo sempre lo stesso: le sbarre aperte. Il treno in partenza da Milano e atteso a Tirano per le 14,52 si è dovuto fermare per un guasto al passaggio a livello. In serata il bis. Alle 19.30 il regionale per Tirano è stato costretto a uno stop a Poggi Ridenti dopo aver rischiato di travolgere un’Ape car. Il conducente stava attraversando i binari quando ha visto il convoglio arrivare ed è riuscito in extremis a fare retromarcia. Per riavviare la circolazione è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. A febbraio le stanghe erano rimaste alzate in località Trippi, a Montagna in Valtellina, sollevando la presa di posizione del prefetto di Sondrio che aveva scritto a «Rete ferroviaria italiana» chiedendo interventi urgenti per annullare il potenziale pericolo. Nel 2014 a San Giacomo di Teglio un altro filmato che riprendeva un treno merci sfrecciare ad alta velocità con il passaggio a livello aperto aveva richiamato l’attenzione di «Striscia la notizia». Intanto sugli episodi di Gera Lario, i più gravi per l’assenza di sorveglianza in un caso e il controllo affidato a residenti nell’altro, il senatore della Lega Nord Jonny Crosio ha presentato un’interrogazione in Parlamento, mentre il consigliere regionale lecchese del Pd Raffaele Straniero ha chiesto una risposta scritta alla quinta commissione del Pirellone. «Le segnalazioni da parte dei pendolari sono sempre più frequenti — spiega Straniero —. Almeno una volta alla settimana si registrano ritardi sulla Milano-Tirano, ma anche sulla Lecco-Como, a causa di guasti ai passaggi a livello. Se poi i cittadini devono fare il fai da te o nei casi testimoniati dalle fotografie pare esserci la totale assenza di controlli, bisogna preoccuparsi. I rischi per la sicurezza sono altissimi, così come i disservizi». «A Tresenda le sbarre sono state danneggiate da un mezzo in transito, nell’altro si è trattato di un guasto. Verificheremo interventi tecnologici per migliorare l’affidabilità delle infrastrutture», spiega l’ufficio stampa di Rfi da cui dipende la gestione dei passaggi a livello. «I treni hanno sempre circolato in sicurezza secondo le prescrizioni», aggiunge Trenord.