Corriere della Sera (Milano)

«Non sono un ciarlatano e adesso farò ricorso Folle imporre dodici sieri»

- Sara Bettoni

«Èvergognos­o. Non posso dire che me l’aspettassi davvero». Dario Miedico fatica ad accettare la notizia: l’Ordine dei medici lo ha radiato. Ne faceva parte da 51 anni. «E da 40 parlo di vaccini» aggiunge l’epidemiolo­go allontanat­o per le sue posizioni critiche sul tema. Il provvedime­nto non gli fa cambiare idea.

Non pensa che il suo atteggiame­nto scoraggi le vaccinazio­ni?

«Non sono contrario ai vaccini, ma all’obbligo della somministr­azione. Negli ultimi mesi il ministero della Sanità ha fatto delle prese di posizione che non condivido. Una legge che imponga dodici sieri è folle».

Sì ai vaccini ma no alle vaccinazio­ni?

«Sono un atto importante che ha modificato la storia dell’uomo. Ma considero l’obbligo una mancanza di libertà».

I dati del ministero indicano un calo della copertura vaccinale e un conseguent­e aumento di casi di malattie come il morbillo.

«Sono numeri variabili e raccolti male. E 800 malati di morbillo non sono un’epidemia (in realtà i casi registrati in Italia da gennaio al 14 maggio sono 2.380, ndr)».

Quali fonti cita quando parla di danni conseguent­i ai vaccini?

«Ci sono moltissimi studi in proposito, anche sui legami con l’autismo. E poi la mia esperienza di medico legale nelle cause legate alle conseguenz­e dei vaccini. Negli ultimi tre anni però le ho perse tutte, in seguito alla campagna contraria a qualsiasi obiezione».

Cosa pensa della decisione dell’Ordine?

«Non credevo che sarei stato trattato così, mi pesa enormement­e. I colleghi mi ritengono un ciarlatano solo perché non conoscono il problema dei vaccini. Mi opporrò e farò ricorso. Si vergognino quelli che mi hanno radiato».

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