Se la danza incontra il design
Debutta a Base «Wakening the Sleeping Beauty», progetto di DanceHaus e Ied
Un bacio tra danza e design per risvegliare il senso sopito della bellezza. Non è infatti la principessa della fiaba la Bella Addormentata cui allude la performance «Wakening the Sleeping Beauty», modellata come evento site-specific negli spazi post-industriali di BASE Milano, in via Bergognone 34, in prima assoluta questa sera alle 20.30 con repliche alle 21.30 e alle 22.30 nel salone principale della struttura
(ingresso libero). Nata dalla collaborazione tra la DanceHaus della coreografa Susanna Beltrami e lo IED- Istituto Europeo del Design guidato da Alessandro Chiarato insieme a una squadra di docenti professionisti, è l’esito di un progetto innovativo gravitante intorno ai temi di biomimesi (l’imitazione dei sistemi biologici naturali per risolvere problemi), sostenibilità, ibridazione e bellezza che ha coinvolto, fin dallo scorso autunno, oltre 80 studenti, di cui 50 danzatori, 27 scenografi e 4 sound designer degli ultimi corsi delle due accademie milanesi. Da questo vivaio multidisciplinare di giovani talenti è scaturito il laboratorio performativo che narra l’evoluzione dell’uomo, precipitato nel caos dove aver violato il patto con la natura. La Babele di movimenti, parole e suoni sfocerà in una nuova, pacificata armonia indotta dal meticciato linguistico dei gesti e dalla scoperta di un ritmo vigoroso e inedito. Gli studenti hanno lavorato alacremente, sotto la guida dei docenti, alle varie fasi del progetto: il concept, la scrittura, lo stadio delle prove con il montaggio della performance fino al suo lancio sui social media. Il pubblico assisterà, dunque, a un rito collettivo officiato da corpi danzanti ibridi, in dialogo con installazioni di design, attraverso partiture sonore e gestuali, luci e parole. Per scuotere dal torpore di un’estetica convenzionale e ripiegata su se stessa.
La squadra Coinvolti 80 studenti, tra cui 50 danzatori, 27 scenografi e 4 sound designer