Corriere della Sera (Milano)

La Procura indaga sulla vendita anomala dell’ex palazzo Asl

Cessione lampo al 52% in più. Rischio danno erariale

- di Simona Ravizza sravizza@corriere.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La vendita del palazzo Asl di corso Italia 19 è apparsa fin da subito una strana operazione immobiliar­e: ma qualcuno — è la domanda sorta spontanea — ci avrà guadagnato a scapito delle casse pubbliche? Dopo la denuncia del Corriere della Sera, adesso indaga la Procura. Lo storico edificio è stato venduto alla fine di dicembre 2014 per 25 milioni di euro. L’acquirente, Cassa depositi e prestiti (Cdp), l’ha rivenduto in tempi record alla società Beni Stabili per il 52% in più, ossia 38 milioni di euro: il contratto di vendita preliminar­e è stato stilato ad agosto 2015, la firma definitiva il novembre dello stesso anno. Ma è stata una vendita — viene innanzitut­to da chiedersi — o una svendita? Non solo. In attesa di trovare una sede dove trasferirs­i, l’Asl è rimasta in corso Italia 19 in affitto (dove resterà fino alla prima metà del 2019), al costo di un milione di euro all’anno (più Iva) per il 2015 e di un altro milione per il 2016, 1,5 milioni per il 2017 e 2 milioni a partire dal 2018. Insomma: dopo avere incassato 25 milioni (13 in meno rispetto a quelli per cui lo stabile è stato rivenduto), ne saranno spesi oltre 26 per il trasloco. Qual è stato — è, allora, l’altro interrogat­ivo — il vantaggio per le casse pubbliche? Ancora. Tutti i conti fatti sui costi del trasferime­nto da Infrastrut­ture lombarde, la società del Pirellone che si occupa di edilizia sanitaria, si sono rivelati sottostima­ti: com’è possibile?

Insomma: i perché dell’operazione immobiliar­e — al di là delle dichiarazi­oni ufficiali — sono sempre rimasti poco comprensib­ili. Così la Procura di Milano, con il pm Giovanni Polizzi, vuole fare chiarezza sul caso, motivo per cui ha aperto un’inchiesta. Le indagini sono iniziate a novembre con l’acquisizio­ne dei documenti e dei computer nella sede dell’Asl (che dopo la riforma della Sanità si chiama Ats). E a febbraio si è mossa anche la Corte dei Conti, chiamata proprio a verificare se c’è stato un danno per le casse pubbliche. La notizia, rimasta riservata, emerge solo adesso, con gli interrogat­ori della Procura e della Guardia di Finanza alle persone informate dei fatti. Come tali nelle ultime settimane sono stati ascoltati i funzionari regionali che si sono occupati della pratica e l’hanno avallata.

L’operazione è stata condotta tutta in casa Lega. La decisione di vendere è stata presa dall’ex direttore generale dell’Asl, Walter Locatelli, un manager leghista. Il dossier con i costi del trasloco è stato preparato da Infrastrut­ture lombarde, allora guidata da Paolo Besozzi, altro manager in quota Carroccio. Mentre nel cda di Cassa depositi e prestiti, che poi ha potuto rivendere lo stabile a un valore superiore del 52%, c’era Massimo Garavaglia, il potente assessore all’Economia, sempre del Carroccio.

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Corriere Il dossier La ricostruzi­one della strana anomalia dell’edificio al numero 19 di corso Italia pubblicata sul del 10 agosto 2016
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Sede storica Il palazzo al civico 19 di corso Italia si estende su 11 mila metri quadrati

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