Anche la musica va in vacanza
In quota A Ponte di Legno concerti, reading e incontri per il festival «Una montagna di cultura»
«Ho scoperto questi luoghi nel 1998, quando Agostino Orizio mi invitò a suonare. Nel 2012 mi accompagnò in un concerto di Bach: fu l’ultimo che diresse, aveva quasi novant’anni ma allo stesso tempo la limpidezza di un fanciullo. In quei giorni mi portarono a suonare a 3mila metri, sulla neve al passo Lagoscuro: non ho mai più potuto gustare la musica in modo così puro». Per Ramin Bahrami Ponte di Legno sta diventando quello che le Dolomiti sono per Mario Brunello: uno dei luoghi prediletti dove fare musica, una lunga parentesi che si apre tra i normali concerti in teatro e che soprattutto apre orizzonti nuovi, naturali e meravigliosi. Quest’anno il pianista iraniano, divenuto ambasciatore mondiale di Bach, sarà protagonista di due recital e di un incontro nella settimana centrale di «Una montagna di cultura», rassegna che si apre venerdì con un recital organistico di Marialuisa Veneziano: «Mia moglie! Qui hanno adottato tutta la famiglia, anche la nostra bambina», sorride Bahrami. «Ci eravamo conosciuti quando fui invitato a tenere una masterclass nel suo Conservatorio; galeotto fu Bach...».
Ma non di solo Bach vive la rassegna che vuole trasformare la cittadina bresciana in una meta anche del turismo culturale: «Fino a un paio d’anni fa a Ponte di Legno c’erano gli “Incontri musicali” organizzati in agosto dal Festival Pianistico di Brescia e Bergamo. Orizio era solito venire all’hotel Mirella, dove si ritrovavano musicisti mitici come i pianisti Berman e Benedetti Michelangeli; Arturo veniva qui a trovare papa Paolo VI, che era di Concesio. Ora invece sono gli albergatori e altre forze locali che vogliono creare qualcosa di più ampio e ambizioso, dove io mi inserisco con una sorta di minifesti- val a tema», continua Bahrami. La locandina è infatti ampia e variegata: sabato un incontro sulla meteorologia con Flavio Galbiati del Centro Epson, il 26 Ennio Doris, imprenditore, banchiere e grande appassio- nato delle due ruote presenterà con Pier Augusto Stagi il suo libro «Il ciclismo e la montagna». Ad agosto, il 2 interverrà Ezio Gamba, olimpionico di judo a Mosca 80, il 12 si parlerà della Grande Guerra, il 6, anniversario della morte di Paolo VI, Vittorio Sgarbi terrà un reading ai 3mila metri di Lagoscuro e il figlio di Agostino Orizio, Pier Carlo, dirigerà l’orchestra del Festival; dal 18 al 20 «PontediLegnoPoesia» con alcune importanti voci italiane come Vivian Lamarque. Bahrami suonerà il 13 e il 16: «A tema sarà il fuoco. Mi sono convertito al cristianesimo, ma le mie origini sono persiane e nel culto di Zaratustra il fuoco è centrale; col mio allievo Andrea Palermo toccherò il “Fuoco spento”, antologia austro-ungarica tra pagine di Mozart, Haydn, Schubert e Brahms; il 16 sarà la volta di “Fuoco acceso”, un viaggio dalla Finlandia a San Pietroburgo sulle note di Sibelius e Grieg, Rachmaninov e Ciajkovskij: autori del Grande Nord, ma è lì che il fuoco brucia sotto la crosta del gelo. Come fa la musica in montagna».