Corriere della Sera (Milano)

Inter e Milan C’è voglia di stadio

Agosto da record con 207 mila tifosi Le nuove misure antiterror­ismo non spaventano i fan «L’effetto cinese trascina le squadre»

- Salvatore Riggio Giacomo Valtolina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Più di 207 mila spettatori in quattro partite, un agosto così calciofilo, alla Scala del calcio, non si era mai visto. La rivoluzion­e cinese del pallone meneghino — con l’annessa ritrovata centralità dello stadio Meazza — porta in dote numeri estivi da record, in un’onda di entusiasmo capace di travolgere ogni ansia da attentato, all’indomani dell’ultima strage terrorista in Europa, quella della Rambla di Barcellona, ennesimo spartiacqu­e che, a soli due giorni dall’inizio del campionato, ha costretto politici e forze dell’ordine a nuovi straordina­ri organizzat­ivi.

I 13 blocchi di cemento (jersey) piazzati la scorsa settimana a protezione dello stadio sono infatti solo la più recente di una serie di misure messe in campo dopo la mattanza della sala concerti Bataclan nell’attacco di Parigi del 13 novembre 2015 che spaventò anche lo stadio di Francia a Saint Denis con due kamikaze a seminare il panico fuori dall’impianto gremito di 80 mila fan durante l’amichevole tra Francia e Germania. Nelle successive settimane il numero degli steward a San Siro aumentò del 15-20 per cento fino a 800 (o mille per le partite più importanti) unità, con nuovi sistemi di sorveglian­za, come spiegano dall’Inter. Stessi numeri per il Milan che assicura un livello di attenzione da sempre massimo. Maggiori disagi per i tifosi? L’interista Marco Santin (Gialappa’s) si fa portavoce: «Entrare allo stadio è sempre più complicato, è vero. Ma meglio un controllo in più che uno in meno».

Dopo il piano estivo per i concerti e il successo della macchina di sicurezza allestita intorno agli eventi estivi mila- nesi, già prima della rentrée dalle vacanze si è ripartiti con raduni di massa oltre le più ottimistic­he aspettativ­e. Complice il faraonico mercato del Milan che ha portato al Meazza oltre centomila tifosi per i due turni del preliminar­e di Europa League in una stagione più alta per le località balneari ma che non per i milanesi rimasti a casa. «Che bello vedere lo stadio pieno mentre la città era deserta — spiega l’attore Ugo Conti —. Ora questo entusiasmo trascini la squadra».

L’affluenza record è stata confermata nelle prime gior- nate di campionato. Con i 49 mila sostenitor­i di domenica sera per Milan-Cagliari — da sommare agli oltre 51 fatti registrare per Inter-Fiorentina il 20 — i debutti tra le mura amiche hanno superato le 101 mila presenze, il 40 per cento in più rispetto a Milan-Torino e Inter-Palermo del 2016. Per i nerazzurri bisogna tornare al match con il Bari del 2009 per trovare affluenze simili.

Estati così baciate dalla dea Eupalla rimandano all’anno del triplete nerazzurro, quando per un derby insolitame­nte sorteggiat­o alla seconda di Campionato — e finito 0-4 per l’Inter di Mourinho — i tifosi furono quasi 80 mila in una torrida sera di fine agosto.

Pur decisament­e meno affascinan­te, con 65 mila spettatori, Milan-Craiova dello scorso 3 agosto è stata la terza partita con più affluenza della storia agostana di San Siro. I preliminar­i delle competizio­ni europee hanno infatti cambiato l’agenda del football estivo, dalle zero presenze di InterShakh­tar Donetsk della Champions 2005/06 — partita a porte chiuse dopo le intemperan­ze dei tifosi nerazzurri che l’anno precedente, nel derby contro il Milan ai quarti di finale, fecero sospendere il match causa lancio di fumogeni — a Milan-Stella Rossa del 2006/07, con 70.500 spettatori. In mezzo, altri sette playoff europei interisti (anche con 50 mila spettatori), inclusa la disfatta con l’Helsingbor­g, e cinque milanisti (contando i due di questo agosto), invece sempre vincenti e talvolta addirittur­a portafortu­na, viste le vittorie finali del 2003 e del 2007.

L’interista Marco Santin Bene i controlli, anche se ci complicano la vita Contento per le vittorie ma immobili sul mercato

Il milanista Ugo Conti Prevenire è meglio che curare. Entusiasma­nte vedere lo stadio pieno quando la città è deserta

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Instagram Il post di un tifoso, ieri, con la foto dei «jersey» alla Sud: «I terroristi non cambierann­o il nostro modo di vivere»

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