La nuova avventura del vicequestore Bertè è già un bestseller
Un cold case per Gigi Bertè, il detective con la coda di cavallo ispirato alla figura di un autentico ispettore di polizia. Nato nel 2012 dalla penna di Emilio Martini, nom de plume delle sorelle milanesi Elena e Michela Martignoni, il vicequestore aggiunto Bertè è arrivato alla sesta puntata delle sue avventure: è uscito in giugno per Corbaccio il romanzo «Invito a Capri con delitto», che lo porta nell’Isola Azzurra per indagare su una torbida vicenda di 40 anni prima. Confinato in provincia da Milano per punizione, di solito lavora al commissariato di Lungariva, località balneare che strizza l’occhio a Santa Margherita Ligure. E gli habitué del posto si divertono a indovinare luoghi e personaggi sotto mentite spoglie. Stavolta però Gigi va in trasferta per rispondere all’appello di un vecchio amico del padre. Tra festini, cadaveri nascosti, ambienti high society e testimoni reticenti, l’intricata vicenda si snoda tra presente e passato. Ma al di là della trama, intrigante e ben costruita, l’ultimo libro delle Martignoni rappresenta un record per il thriller meneghino: in agosto si sta piazzando al primo posto o tra i primi nella classifica di vendite online su Amazon nella sua categoria ed è quinto nell’ultima degli ebook. Mentre nella classifica generale hanno raggiunto ottime posizioni tutti i romanzi del ciclo Berté. Nel frattempo le sorelle, eredi delle diabolike Giussani, hanno già in cantiere il settimo episodio: Berté torna all’ovile, Marzia e la casa gialla l’attendono a Lungariva.