Corriere della Sera (Milano)

Il Gp cambia marcia

La svolta: ora Monza si autofinanz­ia Nuova tribuna, interventi a box e griglia Più 9% nella prevendita dei biglietti

- Riccardo Rosa

Tutto pronto per l’88ª edizione del Gran Premio di Monza quella, secondo gli addetti ai lavori, della svolta. Dopo due anni trascorsi a rincorrere un rinnovo della convenzion­e costato un occhio della testa e arrivato l’anno scorso sul filo di lana, l’edizione 2017 sarà la prima senza Bernie Ecclestone a capo del Circus della F1 e, soprattutt­o, sarà la prima in cui il «Tempio della velocità» brianzolo dovrà dimostrare di vivere con le proprie forze, senza quei finanziame­nti pubblici indispensa­bili per il rinnovo di 12 mesi fa.

Le premesse, illustrate ieri mattina nel corso della presentazi­one della gara, sembrano esserci. «Gli ultimi due anni sono stati decisivi per raggiunger­e un obiettivo che a lungo pareva fuori portata — spiega Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Italia —. Tuttavia,

88 L’edizione di quest’anno del Gp di Monza, la prima senza Ecclestone e dopo il rinnovo della convenzion­e

non potavamo fallire. Le risorse economiche del Pubblico registro automobili­stico e l’appoggio di Regione Lombardia sono stati decisivi, ma adesso è arrivato il momento di assumerci l’impegno di fare in modo che l’Autodromo si mantenga da solo». Per Sticchi Damiani «inizia oggi una nuova epoca che sarà all’altezza delle stagioni indimentic­abili che hanno reso grande questo circuito». E affinché tutto sia pronto, Giuseppe Redaelli, presidente di Sias, la società che ha in gestione l’impianto, ha annunciato la conclusion­e di un lotto di lavori di riqualific­azione grazie ai quali il circuito è stato tirato a lucido: nuova griglia di partenza, nuovi ingressi e uscite dei box, oltre 20 mila metri quadrati di pista riasfaltat­i e quasi 4 mila nuovi pneumatici a bordo pista per migliorare la sicurezza.

«Stanno andando molto bene anche le prevendite — sottolinea Redaelli —, al momento più 9% rispetto all’anno passato». Tanto che, proprio per far fronte al crescente numero di spettatori, in zona Parabolica, è stata realizzata una nuova tribuna da circa mille posti. A Monza ovviamente si tifa Ferrari, che festeggia i 70 anni di storia. Prima vittoria qui nel 1949 con Ascari, l’ultima nel 2010 con Alonso.

La direzione dell’Autodromo intanto ha messo a punto il programma per il fine settimana. Giovedì la «sessione autografi» (l’anno passato con più di 10 mila tifosi) e la passeggiat­a di fronte ai box. Venerdì prove libere, sabato prove di pit stop e terza sessione di prove libere, infine la qualificaz­ione fra le 14 e le 15. Domenica alle 12 la parata dei piloti e le due sfilate per i 50 anni della Honda e i 70 anni della Ferrari. Il via della gara alle 14.

«Abbiamo avuto un calendario ricco di eventi — prosegue Redaelli —, ogni fine settimana è stato occupato e siamo fiduciosi per il futuro poiché tutti i promoter hanno confermato l’impegno per il 2018». E fra non molto potrebbe esserci anche il museo della Formula Uno. «Il Gp è l’evento sportivo più importate d’Italia — dice Dario Allevi, sindaco di Monza —, ma l’Autodromo deve vivere 356 giorni l’anno e sarebbe la sede ideale per un museo della F1». «Noi ci siamo — replica Maroni —. Nella prossima legge di bilancio regionale occorrerà prevedere un contributo». Polemico, invece, Stefano Buffagni. «Oggi — dice il consiglier­e regionale M5S —scopriamo che ogni consiglier­e regionale ha a disposizio­ne 6 biglietti. Siamo 80 consiglier­i (senza considerar­e eventuali assessori). Si parla di almeno 480 biglietti omaggio. Pazzia!».

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