Il Gp cambia marcia
La svolta: ora Monza si autofinanzia Nuova tribuna, interventi a box e griglia Più 9% nella prevendita dei biglietti
Tutto pronto per l’88ª edizione del Gran Premio di Monza quella, secondo gli addetti ai lavori, della svolta. Dopo due anni trascorsi a rincorrere un rinnovo della convenzione costato un occhio della testa e arrivato l’anno scorso sul filo di lana, l’edizione 2017 sarà la prima senza Bernie Ecclestone a capo del Circus della F1 e, soprattutto, sarà la prima in cui il «Tempio della velocità» brianzolo dovrà dimostrare di vivere con le proprie forze, senza quei finanziamenti pubblici indispensabili per il rinnovo di 12 mesi fa.
Le premesse, illustrate ieri mattina nel corso della presentazione della gara, sembrano esserci. «Gli ultimi due anni sono stati decisivi per raggiungere un obiettivo che a lungo pareva fuori portata — spiega Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Italia —. Tuttavia,
88 L’edizione di quest’anno del Gp di Monza, la prima senza Ecclestone e dopo il rinnovo della convenzione
non potavamo fallire. Le risorse economiche del Pubblico registro automobilistico e l’appoggio di Regione Lombardia sono stati decisivi, ma adesso è arrivato il momento di assumerci l’impegno di fare in modo che l’Autodromo si mantenga da solo». Per Sticchi Damiani «inizia oggi una nuova epoca che sarà all’altezza delle stagioni indimenticabili che hanno reso grande questo circuito». E affinché tutto sia pronto, Giuseppe Redaelli, presidente di Sias, la società che ha in gestione l’impianto, ha annunciato la conclusione di un lotto di lavori di riqualificazione grazie ai quali il circuito è stato tirato a lucido: nuova griglia di partenza, nuovi ingressi e uscite dei box, oltre 20 mila metri quadrati di pista riasfaltati e quasi 4 mila nuovi pneumatici a bordo pista per migliorare la sicurezza.
«Stanno andando molto bene anche le prevendite — sottolinea Redaelli —, al momento più 9% rispetto all’anno passato». Tanto che, proprio per far fronte al crescente numero di spettatori, in zona Parabolica, è stata realizzata una nuova tribuna da circa mille posti. A Monza ovviamente si tifa Ferrari, che festeggia i 70 anni di storia. Prima vittoria qui nel 1949 con Ascari, l’ultima nel 2010 con Alonso.
La direzione dell’Autodromo intanto ha messo a punto il programma per il fine settimana. Giovedì la «sessione autografi» (l’anno passato con più di 10 mila tifosi) e la passeggiata di fronte ai box. Venerdì prove libere, sabato prove di pit stop e terza sessione di prove libere, infine la qualificazione fra le 14 e le 15. Domenica alle 12 la parata dei piloti e le due sfilate per i 50 anni della Honda e i 70 anni della Ferrari. Il via della gara alle 14.
«Abbiamo avuto un calendario ricco di eventi — prosegue Redaelli —, ogni fine settimana è stato occupato e siamo fiduciosi per il futuro poiché tutti i promoter hanno confermato l’impegno per il 2018». E fra non molto potrebbe esserci anche il museo della Formula Uno. «Il Gp è l’evento sportivo più importate d’Italia — dice Dario Allevi, sindaco di Monza —, ma l’Autodromo deve vivere 356 giorni l’anno e sarebbe la sede ideale per un museo della F1». «Noi ci siamo — replica Maroni —. Nella prossima legge di bilancio regionale occorrerà prevedere un contributo». Polemico, invece, Stefano Buffagni. «Oggi — dice il consigliere regionale M5S —scopriamo che ogni consigliere regionale ha a disposizione 6 biglietti. Siamo 80 consiglieri (senza considerare eventuali assessori). Si parla di almeno 480 biglietti omaggio. Pazzia!».