«Paga papà» Preso a Varese il norvegese scroccone
Èarrivato lo scroccone seriale a Varese, ma poco dopo se n’è andato con un foglio di via del questore. E adesso la Lombardia, in un certo senso, trema, perché il distinto norvegese che si finge, bontà sua, a volte turista e a volte uomo d’affari, era stato avvistato a Erba alcuni giorni fa e potrebbe presto mettersi a tavola in un’altra città della regione. Magari con le stesse intenzioni che ha dimostrato in Veneto dove, da alcuni mesi, va girando per i ristoranti di Padova e dintorni dicendo di essere il figlio di un imprenditore locale abbastanza conosciuto. Tanto che il presunto padre, che in realtà non è genitore per nulla, ha affisso per la città dei manifestini con la faccia dell’uomo, avvisando la popolazione che si tratta di un millantatore che nulla ha a che vedere con il suo cognome. Kristian P. invece è stato probabilmente solo un dipendente di quell’imprenditore veneto, ma da allora si mette a tavola e mangia nei ristoranti fino a sazietà. Salvo poi dare il nome del finto genitore benestante e dire. «Passerà mio padre a pagare, non si preoccupi». A Varese è accaduto due giorni fa, a pranzo, in un ristorante del centro. Kristian P. ha mangiato e bevuto per 30 euro, poi ha detto che ci pensava papà. Il titolare ha invece deciso che era meglio ci pensasse la polizia. Gli agenti sono arrivati e hanno denunciato lo scroccone. Per evitare che in futuro le mangiate non pagate possano diventare un’abitudine, il questore gli ha fatto avere un foglio di via per due anni. Gli agenti hanno detto che l’uomo sembrava molto tranquillo.