Corriere della Sera (Milano)

Elio e le Storie Tese Orgoglio demenziale

Concerti

- di Paolo Carnevale

Non sai mai se scherzano o fanno sul serio gli Elio e Le Storie Tese, ma i loro fan staranno facendo gli scongiuri dopo questo annuncio pubblicato su Facebook: «I membri del complessin­o hanno deciso trionfanti di non rivedersi mai più, proprio come accade ai migliori amici dopo una vacanza in barca, salvo rispettare gli impegni già presi e soprattutt­o esibirsi il 19 dicembre 2017 in un concerto definitivo a suggello di una carriera esemplare». In attesa di sapere se il live prenataliz­io al Forum di Assago segnerà veramente lo scioglimen­to della formazione, più volte annunciato ed in seguito smentito, la band milanese, sempre guidata da Stefano Belisari in arte Elio, con Cesareo alla chitarra, Faso al basso, Christian Meyer alla batteria, Jantoman e Vittorio Cosma alle tastiere, Paola Folli alla voce e Mangoni artista a sé, sta portando a termine il «Tur 2017», che fa tappa stasera al Parco Tittoni, a Desio (via Lampugnani 66, ore 21, ing. 23 euro). In scaletta c’è una tracklist per tre generazion­i, tra rock e humor demenziale. Poche, pochissime saranno le canzoni delle ultime produzioni: la band ha preferito saccheggia­re in modo abbondante i vecchi album, su tutti l’amatissimo «Italyan, rum casusu çikti», per la felicità delle fave (soprannome dei fan degli Elii). Tra i loro pezzi più amati ci sono «Cara ti amo», «Servi della gleba», «Shpalman», «John Holmes». «La terra dei cachi», «Parco Sempione», «Born to be Abramo» e «Tapparella», l’inno collettivo con cui sono soliti chiudere i concerti.

(P.Ca.)

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Demenziali Gli Elii hanno annunciato il loro scioglimen­to

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