Sosta gratis in centro, due consiglieri rinunciano al pass
Varese, dopo il nuovo piano sosta a pagamento in tutta la città la politica riflette e fa «il bel gesto»
Privilegio o benefit ragionevole? Assessori e consiglieri comunali, da tanti anni, parcheggiano in Comune senza pagare: la giunta comunale (e il presidente del consiglio) hanno posti riservati sotto il palazzo, mentre i consiglieri hanno un pass che viene utilizzato in corrispondenza dei consigli comunali e delle commissioni. Nessuno si è mai sognato, in passato, di mettere in dubbio questo diritto. Ma i tempi cambiano e, a Varese, il tema del giorno è il nuovo piano della sosta, che ha esteso a molte zone della città le strisce blu. Ma le novità sono tante. Tra pochi giorni, ad esempio, dovranno pagare con un abbonamento tutti quei lavoratori che lasciavano l’automobile, in città, per tutto il giorno. E così ad alcuni amministratori locali è venuto il dubbio: non sarebbe meglio che anche assessori e consiglieri diano un segnale?
Il consigliere comunale pd Luisa Oprandi ha posto il tema ai colleghi. E c’è chi è subito passato dalle parole ai fatti. Francesco Spatola del Pd ha riconsegnato il pass, ma non vuole mettere di mezzo la politica. «È una scelta individuale — osserva — mi è sembrata una cosa positiva da fare, ma non chiedo a nessuno di fare altrettanto. Il piano è buono, cerca di correggere le cattive abitudini degli automobilisti. Lo prendo come spunto per andare più spesso a piedi».
La stessa Oprandi ha comunicato agli uffici comunali che restituirà il suo pass: «Mi hanno fatto riflettere i tanti commenti sui social — osserva — in questi giorni in cui il piano della sosta sta diventando realtà tra i cittadini. Voglio che sia difesa la dignità della politica — continua — noi consiglieri siamo cittadini come gli altri e abbiamo scelto di fare politica come servizio. Non abbiamo mai abusato di questi pass, ma se un gesto può servire per ridare dignità alla nostra missione agli occhi della cittadinanza, ben venga». Il tema è stato rilanciato da un ex consigliere di maggioranza, Mauro Gregori, che si è dimesso a Ferragosto per contrasti con il sindaco di centrosinistra Davide Galimberti.
Quanto alla posizione degli assessori, la politica del «bel gesto» trova concorde il vicesindaco Daniele Zanzi della lista civica Varese 2.0, seppure con un’altra declinazione: «Personalmente sono d’accordo nel far pagare la sosta anche agli assessori — sottolinea il vicesindaco — è una posizione che ho già espresso in giunta. Se devono pagare la sosta quei cittadini che lasciano l’auto in città per lavorare, credo sia doveroso che anche gli amministratori locali facciano la loro parte».
Ora, la questione potrà sembrare populista - e forse lo è ma va detto che con gli abbonamenti del piano della sosta di Varese vengono richiesti 55 euro al mese agli «utenti frequenti», e 25 euro al mese ai pendolari, per lasciare l’auto in alcune strade e nei pressi delle stazioni. Tra questi vi sono molti insegnanti del quartiere delle scuole. Il piano, comunque, trova anche consensi. Tra i tanti sì, quello di Legambiente: perché si incentiva l’uso di bus, delle auto elettriche e il car pooling.