Il sogno americano di un attore milanese
A volte accadono i miracoli. Angela Turner, nuora di Ted Turner, magnate di un network Usa, si è presa a cuore il monologo del bravo, giovane attore milanese Marco Vergani e, dopo averlo ammirato in scena, ha organizzato questa sua trasferta, per un giorno, il 13 settembre alle 18, alla casa italiana di cultura di New York. Il testo è «L’eternità dolcissima di Renato Cane», scritto da Valentina Diana, autrice di romanzi per Einaudi e di teatro («La palestra della felicità») si avvale della regìa di Vicinio Marchioni, noto nel nuovo panorama di cinema e teatro italiani, ora a Venezia protagonista del film «Contagio». La novità italiana, all’Elfo a Milano in gennaio, è un assolo in cui Marco Vergani impersona un uomo medio, con lavoro e famiglia, condannato da una malattia che sembra incurabile e che gli fa scoprire nuove dimensioni della esistenza. «Tutto giocato prima sul realismo ma poi sul grottesco e surreale, dato che firma addirittura un contratto faustiano col demonio per avere la promessa l’Eternità. Il testo è una scommessa anche per me attore che dialogo direttamente col pubblico, lo rendo complice e partecipe, così come siamo stati in sintonia io e il regista nell’osservare questa storia completa di una sua ragionata follia, ordinaria e straordinaria nello stesso tempo».