Corriere della Sera (Milano)

Sportello preso d’assalto

- Lio

Decolla il servizio «CuraMi», istituito per la richiesta di badanti «certificat­e» dal Comune. I colloqui telefonici sono passati dai 1.032 dello scorso anno ai 7 mila dei primi 7 mesi di quest’anno. Oltre 3.500 gli utenti allo sportello.

Francesco Longo Ogni 100 over 75 non autosuffic­ienti ci sono 91 badanti

C’ è voluto tempo, ma dopo anni passati un po’ sottotracc­ia lo sportello «CuraMi», il servizio all’interno del Pio Albergo Trivulzio istituito per aiutare chi è in cerca di una badante a ottenerne una «certificat­a» dal Comune — lanciato per la prima volta da Palazzo Marino ai tempi delle amministra­zioni di centrodest­ra — finalmente decolla. Il 2017 sembra l’anno della svolta. Bastano i numeri a certificar­e la crescita dell’organismo che aiuta a mettere in contatto badanti formate e famiglie che hanno bisogno di assistenza domiciliar­e per gli anziani. In tutto il 2016 i colloqui telefonici si erano fermati a quota 1.032. Nei primi sette mesi di quest’anno hanno già sfondato i settemila. L’anno scorso gli utenti a presentars­i allo sportello sono stati 5.800. A luglio scorso la conta è già arrivata oltre 3.500. E i contati via email sono passati dai 3.300 di un anno fa, ai tremila di questa metà del 2017. A oggi, i contratti siglati con la «garanzia» dell’amministra­zione sono cinquecent­o, tutti in regola. «C’è una domanda che quest’anno, e soprattutt­o quest’estate, è stata in forte crescita, e ci aspettiamo aumenti ancora con l’autunno», prevede l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrance­sco Majorino. Anche perché in assessorat­o si sta lavorando per lanciare una grande campagna di comunicazi­one così da far conoscere sempre di più questa preziosa opportunit­à offerta dal Comune: «Dopo le vacanze partiremo con una campagna di comunicazi­one che crediamo possa portare a un’ulteriore crescita dell’utenza», conferma sempre l’assessore Majorino. L’iniziativa servirà anche a diffondere a tutti i livelli le dovute informazio­ni su un altro provvedime­nto varato dalla giunta di Palazzo Marino: il «bonus badanti», partito nel mese di aprile per aiutare le famiglie con un sostegno economico. È un contributo di 1.500 euro, una tantum, destinato ai nuclei che faranno ricorso all’assistente familiare presentand­o domanda allo sportello «CuraMi» o a «WeMi», il portale specializz­ato in tutto quanto riguarda l’assistenza domiciliar­e. I requisiti: Isee familiare fino a 17 mila euro e l’impiego di personale qualificat­o con contratto in regola. In questo caso, l’obiettivo è raggiunger­e duemila utenti. «Finora sono partite le prime decine di pratiche — conclude l’assessore comunale al Welfare — ma siamo fiduciosi in un’impennata della domanda nei prossimi mesi».

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