Il podio rock di Currentzis
Il tumultuoso direttore greco apre stasera le Settimane di Ascona «La classica deve recuperare la sua forza, non è musica da sottofondo»
«C’è chi storce il naso se qualcuno balla sulla “Sagra delle primavera” come se fosse rock; invece è un bene, la classica deve recuperare la forza del rock perché in troppi casi è stata retrocessa a sottofondo per ristoranti, ascensori o idromassaggi. Non voglio che chi viene a un mio concerto si rilassi, deve essere elettrizzato». Parole — incendiarie come la sua immagine rock — di Teodor Currentzis, il nuovo fenomeno del podio che dopo aver scosso ed esaltato il più ricco, nobile e patinato festival del mondo, quello di Salisburgo, stasera apre le Settimane Musicali di Ascona e Locarno con pagine corali da Purcell a Schnittke («è la miglior composizione per coro del ventesimo secolo», sentenzia il 45enne greco) e il Requiem di Mozart.
«Sono contro il chocoMozart confezionato per compiacere i turisti di Salisburgo o chi cerca musica scontata», è il doppio riferimento alle famose «Palle di Mozart» e alle compilation di musica classica pro relax che si comprano negli autogrill. Sarà dunque un Requiem rivoluzionario «perché io sono un rivoluzionario e voglio lavorare con chi si sente rivoluzionario; per me vuole dire essere indipendente, rifiutare inviti dal Covent Garden o dal Metropolitan se non accettano le mie condizioni, che innanzitutto sono il rispetto totale del dettato del compositore». La seconda è lavorare con MusicAeterna, il coro e l’orchestra di strumenti antichi creata una dozzina d’anni fa a Novosibirsk: «Eravamo tutti giovani, provavamo anche dodici ore al giorno, poi tutti a tirar tardi con un bicchiere in mano e un film di Dreyer e Bresson: fu un’esperienza inebriante».
Come lo è per gli appassionati lo scorrere il cartellone delle Settimane Musicali: venerdì
Il programma Brani di Purcell, Schnittke e anche Mozart: «ma non quello confezionato per i turisti di Salisburgo»
l’Orchestre Nationale de France accompagna Bertrand Chamayou nel secondo concerto per pianoforte di SaintSaëns, il 15 approdano sulla sponda ticinese del Maggiore Yuri Temirkanov e la Filarmonica di San Pietroburgo per accompagnare Francesco Piemontesi nel primo Concerto per pianoforte di Ciajkovskij: «Fin da bambino ero affascinato da questo concerto, mi schiudeva un mondo magico», confessa Piemontesi, enfant du pays (è nato ad Ascona 34 anni fa), ex enfant prodige (è stato pupillo di Martha Argerich) nonché direttore artistico delle Settimane Musicali «In generale mi suggestionava la musica russa: il sarcasmo di una Sinfonia di Shostakovich o le sonorità commoventi dei “Quadri di un´esposizione” di Musorgskij mi hanno accompagnato giorno per giorno». Non a caso la formidabile corazzata russa accosta a Ciajkovskij proprio i «Quadri», mentre il 29 Vladimir Ashkenazy dirige l’orchestra della Svizzera Italiana nella nona sinfonia di Shostakovich. Il 2 ottobre recital della violinista Isabelle Faust, chiusura il 17 col recital del pianista brasiliano Nelson Freire.