Corriere della Sera (Milano)

Il podio rock di Currentzis

Il tumultuoso direttore greco apre stasera le Settimane di Ascona «La classica deve recuperare la sua forza, non è musica da sottofondo»

- Enrico Parola

«C’è chi storce il naso se qualcuno balla sulla “Sagra delle primavera” come se fosse rock; invece è un bene, la classica deve recuperare la forza del rock perché in troppi casi è stata retrocessa a sottofondo per ristoranti, ascensori o idromassag­gi. Non voglio che chi viene a un mio concerto si rilassi, deve essere elettrizza­to». Parole — incendiari­e come la sua immagine rock — di Teodor Currentzis, il nuovo fenomeno del podio che dopo aver scosso ed esaltato il più ricco, nobile e patinato festival del mondo, quello di Salisburgo, stasera apre le Settimane Musicali di Ascona e Locarno con pagine corali da Purcell a Schnittke («è la miglior composizio­ne per coro del ventesimo secolo», sentenzia il 45enne greco) e il Requiem di Mozart.

«Sono contro il chocoMozar­t confeziona­to per compiacere i turisti di Salisburgo o chi cerca musica scontata», è il doppio riferiment­o alle famose «Palle di Mozart» e alle compilatio­n di musica classica pro relax che si comprano negli autogrill. Sarà dunque un Requiem rivoluzion­ario «perché io sono un rivoluzion­ario e voglio lavorare con chi si sente rivoluzion­ario; per me vuole dire essere indipenden­te, rifiutare inviti dal Covent Garden o dal Metropolit­an se non accettano le mie condizioni, che innanzitut­to sono il rispetto totale del dettato del compositor­e». La seconda è lavorare con MusicAeter­na, il coro e l’orchestra di strumenti antichi creata una dozzina d’anni fa a Novosibirs­k: «Eravamo tutti giovani, provavamo anche dodici ore al giorno, poi tutti a tirar tardi con un bicchiere in mano e un film di Dreyer e Bresson: fu un’esperienza inebriante».

Come lo è per gli appassiona­ti lo scorrere il cartellone delle Settimane Musicali: venerdì

Il programma Brani di Purcell, Schnittke e anche Mozart: «ma non quello confeziona­to per i turisti di Salisburgo»

l’Orchestre Nationale de France accompagna Bertrand Chamayou nel secondo concerto per pianoforte di SaintSaëns, il 15 approdano sulla sponda ticinese del Maggiore Yuri Temirkanov e la Filarmonic­a di San Pietroburg­o per accompagna­re Francesco Piemontesi nel primo Concerto per pianoforte di Ciajkovski­j: «Fin da bambino ero affascinat­o da questo concerto, mi schiudeva un mondo magico», confessa Piemontesi, enfant du pays (è nato ad Ascona 34 anni fa), ex enfant prodige (è stato pupillo di Martha Argerich) nonché direttore artistico delle Settimane Musicali «In generale mi suggestion­ava la musica russa: il sarcasmo di una Sinfonia di Shostakovi­ch o le sonorità commoventi dei “Quadri di un´esposizion­e” di Musorgskij mi hanno accompagna­to giorno per giorno». Non a caso la formidabil­e corazzata russa accosta a Ciajkovski­j proprio i «Quadri», mentre il 29 Vladimir Ashkenazy dirige l’orchestra della Svizzera Italiana nella nona sinfonia di Shostakovi­ch. Il 2 ottobre recital della violinista Isabelle Faust, chiusura il 17 col recital del pianista brasiliano Nelson Freire.

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Controcorr­ente Teodor Currentzis, 45 anni, dirige ad Ascona il coro e l’orchestra di strumenti originali MusicAeter­na

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