Caduto nudo dal tetto «Era ferito e scappava»
Caso di viale Jenner, la famiglia chiede nuove indagini sulle lesioni al collo e al volto
Sul fatto che ad ucciderlo sia stata una caduta nel vuoto da circa otto metri, c’erano pochi dubbi. A distanza di un anno, resta da capire che cosa sia successo nell’albergo in cui Luca Santoiemma ha trascorso le sue ultime ore di vita, prima di quel volo che gli è stato fatale. E che cosa lo abbia spinto a fuggire seminudo sui tetti, e a schiantarsi in un cortile di viale Jenner. Perché se dalle prime battute dell’indagine non si rilevavano segni di violenza sul corpo del venticinquenne trovato agonizzante sull’asfalto del civico 73 un anno fa, i successivi accertamenti medico legali hanno dato risposte diverse, facendo emergere lesioni a volto e al collo. Non è chiaro nemmeno chi, e per quale motivo, abbia sottratto i pantaloni di Luca, spariti (assieme a soldi e a un quantitativo di droga) dalla stanza dell’hotel di viale Butti dove si deve essere svolto, con ogni probabilità, il preambolo della tragedia.
È in base a tutti questi dubbi ed elementi non chiari che i familiari del ragazzo chiedono che l’inchiesta — pare destinata all’archiviazione, nonostante i molti quesiti rimasti in sospeso — venga ulteriormente approfondita, perciò si sono rivolti all’avvocato Michele D’Agostino. La madre Anna e la sorella Maria lo sostengono fin dall’inizio delle indagini: Luca — che era sottoposto a regime di sorveglianza — quella notte era inseguito da qualcuno, con cui aveva già avuto uno scontro.
Il ragazzo viene trovato riverso a terra alle 7.15 del primo settembre 2016 nelle parti comuni dello stabile al civico 73 di viale Jenner, che ospita un call center e un poliambulatorio. A scoprire il giovane è una delle lavoratrici impiegate nell’edificio. Luca indossa solo una maglietta. Le sue condizioni sono disperate. Morirà il giorno dopo, a Niguarda, per i traumi della caduta. È questo è uno dei pochi dati certi dell’inchiesta: il decesso è compatibile con l’urto al suolo, dopo che il venticinquenne è precipitato dal tetto. Le ombre restano su quanto accaduto prima. La lente si sposta dunque in una camera dell’Hotel Milton, dove Santoiemma trascorre la serata in compagnia della fidanzata.
Ed è lì che qualcosa va storto. Il giovane viene visto uscire e rientrare in taxi. Viene notato,