Corriere della Sera (Milano)

Caduto nudo dal tetto «Era ferito e scappava»

Caso di viale Jenner, la famiglia chiede nuove indagini sulle lesioni al collo e al volto

- Di Federico Berni

Sul fatto che ad ucciderlo sia stata una caduta nel vuoto da circa otto metri, c’erano pochi dubbi. A distanza di un anno, resta da capire che cosa sia successo nell’albergo in cui Luca Santoiemma ha trascorso le sue ultime ore di vita, prima di quel volo che gli è stato fatale. E che cosa lo abbia spinto a fuggire seminudo sui tetti, e a schiantars­i in un cortile di viale Jenner. Perché se dalle prime battute dell’indagine non si rilevavano segni di violenza sul corpo del venticinqu­enne trovato agonizzant­e sull’asfalto del civico 73 un anno fa, i successivi accertamen­ti medico legali hanno dato risposte diverse, facendo emergere lesioni a volto e al collo. Non è chiaro nemmeno chi, e per quale motivo, abbia sottratto i pantaloni di Luca, spariti (assieme a soldi e a un quantitati­vo di droga) dalla stanza dell’hotel di viale Butti dove si deve essere svolto, con ogni probabilit­à, il preambolo della tragedia.

È in base a tutti questi dubbi ed elementi non chiari che i familiari del ragazzo chiedono che l’inchiesta — pare destinata all’archiviazi­one, nonostante i molti quesiti rimasti in sospeso — venga ulteriorme­nte approfondi­ta, perciò si sono rivolti all’avvocato Michele D’Agostino. La madre Anna e la sorella Maria lo sostengono fin dall’inizio delle indagini: Luca — che era sottoposto a regime di sorveglian­za — quella notte era inseguito da qualcuno, con cui aveva già avuto uno scontro.

Il ragazzo viene trovato riverso a terra alle 7.15 del primo settembre 2016 nelle parti comuni dello stabile al civico 73 di viale Jenner, che ospita un call center e un poliambula­torio. A scoprire il giovane è una delle lavoratric­i impiegate nell’edificio. Luca indossa solo una maglietta. Le sue condizioni sono disperate. Morirà il giorno dopo, a Niguarda, per i traumi della caduta. È questo è uno dei pochi dati certi dell’inchiesta: il decesso è compatibil­e con l’urto al suolo, dopo che il venticinqu­enne è precipitat­o dal tetto. Le ombre restano su quanto accaduto prima. La lente si sposta dunque in una camera dell’Hotel Milton, dove Santoiemma trascorre la serata in compagnia della fidanzata.

Ed è lì che qualcosa va storto. Il giovane viene visto uscire e rientrare in taxi. Viene notato,

 ??  ?? La vittima Il 25enne Luca Santoiemma morì il 1° settembre del 2016 cadendo dai tetti: era sottoposto a regime di sorveglian­zaAll’alba del primo settembre 2016 un ragazzo viene trovato agonizzant­e a terra, nel cortile di viale Jenner 73In un primo tempo non vengono trovati segni di violenza sul suo corpo, ma dopo successive analisi, i medici legali hanno scoperto lesioni al volto e al colloLa famiglia ora chiede che le cause del decesso vengano approfondi­te: «Luca stava scappando da qualcuno con cui aveva avuto uno scontro»
La vittima Il 25enne Luca Santoiemma morì il 1° settembre del 2016 cadendo dai tetti: era sottoposto a regime di sorveglian­zaAll’alba del primo settembre 2016 un ragazzo viene trovato agonizzant­e a terra, nel cortile di viale Jenner 73In un primo tempo non vengono trovati segni di violenza sul suo corpo, ma dopo successive analisi, i medici legali hanno scoperto lesioni al volto e al colloLa famiglia ora chiede che le cause del decesso vengano approfondi­te: «Luca stava scappando da qualcuno con cui aveva avuto uno scontro»

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