Il personaggio
Principesse e attori alla dolce corte del re delle caramelle
Sheikha Maitha Bint Mohammad, primogenita del sovrano di Dubai, ogni volta che arriva a Milano gli svuota il negozio. La principessa non è l’unica golosa che fa tappa fissa da Ronchetti, il più antico negozio di dolciumi meneghino (sono 10 le botteghe storiche di settore in città). «Ho iniziato a lavorare con mio padre Ettore quando avevo 14 anni — racconta Vittorio Ronchetti, 73 anni —. Lui arrivò nel 1929 da Como per fare il pasticciere e nello stesso anno fondò la ditta in viale Montello. Nel ’50 si mise in proprio e spostò il quartier generale ad Affori, in via Genovesi, dove ora ci sono i depositi e gli uffici». Oggi, il caramellaio più famoso di Milano ha tre punti vendita che gestisce con la sorella Elvira e la moglie Eleonora: «Ho aperto il primo negozio nel 1991 in via Modestino, sono seguiti quelli in viale Tibaldi e in via Carlo Farini».
In ogni bottega si trovano prodotti di pasticceria, marmellate, cioccolato, tè, caffè, vini, liquori e dolciumi naturali al 100%. Ma soprattutto, si entra in un’intera stanza dedicata alle caramelle: 600 tipi differenti provenienti da tutto il mondo. Una ricerca sofisticata che ha attirato i palati di tanti personaggi famosi, da «Bettino Craxi (adorava le dure all’eucalipto) a Ernesto Bonino, cantante che duettò con Frank Sinatra (comprava le London, pastiglie per la gola)», ricorda Ronchetti. Oggi, tra i suoi clienti ci sono anche «Fedele Confalonieri (sceglie le caramelle al propoli), Cochi Ponzoni (non gli si può consigliare nulla, fa da sé), Renato Pozzetto (appassionato di dolci), l’attore Giorgio Vignali (acquista bonbon senza zucchero) e la principessa degli Emirati Arabi Uniti che arriva con almeno due limousine nere, due fuoristrada e cinque guardie del corpo». I ricordi più belli di Vittorio: «Facevo l’ambulante con mio padre». E le fiere: «Ho girato in tanti Paesi, avevo 10 anni quando partecipai alla prima. Vedevo i miei amici che giocavano mentre io lavoravo. Questo, però, mi ha fortificato e mi ha dato la fiducia di credere nelle mie potenzialità» creando, così, il suo impero zuccheroso. «L’insegna Ronchetti è diventata un piccolo classico della tradizione commerciale cittadina», afferma Alfredo Zini coordinatore del club imprese storiche di Confcommercio.
Quali sono le sue caramelle preferite? “Quelle alla menta piperita e le gelatine alla frutta — svela il patron —. Ho viaggiato tanto per provare e proporre agli italiani la merce migliore proveniente dall’estero. Per esempio, dall’Inghilterra arrivano le blackberry granellate o le allsorts, all’aroma di cocco. Dalla Francia le gelées a forma di fagiolo, dall’Olanda le gelatine gommose, dalla Grecia le paste di miele». Come è cambiato il mercato? «Abbiamo una concorrenza spietata da parte dei centri commerciali — risponde Vittorio —. In questo periodo, purtroppo, non si possono fare progetti a lungo termine». Come si resiste? “Contenendo i prezzi e mantenendo inalterato lo stile. Abbiamo una clientela fidelizzata che apprezza la qualità. Lavorare tra queste prelibatezze rende l’umore migliore. «Il mio mondo è colorato, gustoso e profumato. Dare piacere alle persone ci rende orgogliosi».