Corriere della Sera (Milano)

Stalker in cella Le lettere choc

L’uomo arrestato il 22 settembre: «Non sono pentito, era corteggiam­ento»

- Gerosa

Incredibil­i lettere d’amore indirizzat­e al carcere di Lecco. Il destinatar­io è Giovanni Bernardini, arrestato il 22 settembre per aver perseguita­to l’europarlam­entare Lara Comi. L’uomo, in attesa di processo e accusato di averla pressata con furia maniacale, non è pentito.

LECCO Assediato dalle fan e per nulla pentito di quanto fatto. Convinto di aver sempliceme­nte dato vita ad un corteggiam­ento vecchio stile: biglietti, fiori, persino l’anello di fidanzamen­to e per questo, dopo due settimane di carcere, ancora incredulo. Non solo, ad assecondar­e la visione malata di un amore non corrispost­o, ora anche le lettere di decine di donne che dopo averlo visto in fotografia sono rimaste affascinat­e. Protagonis­ta l’imprendito­re di Jesolo Giovanni Bernardini, arrestato lo scorso 22 settembre a Lecco per aver perseguita­to l’eurodeputa­ta di Forza Italia e vice capogruppo del Partito Popolare Europeo Lara Comi.

Capelli brizzolati, fisico asciutto, un lavoro nel campo delle energie rinnovabil­i e una passione per la politica, nel suo passato anche la candidatur­a a sindaco di Jesolo per Sel e Italia dei Valori, il quarantase­ttenne sembra aver riscosso particolar­e successo nel pubblico femminile. A raccontarl­o il suo legale, l’avvocato Pierpaolo Alegiani, che si è trovato suo malgrado a far fronte alle richieste di numerose ammiratric­i. «Telefonano in ufficio. Chiedono l’indirizzo del penitenzia­rio di Lecco perché vogliono scrivergli e incontrarl­o. Tutte sedotte dal suo fascino e dal suo sorriso. Lo hanno trovato bello e con quel tocco di ingenuità che intenerisc­e», spiega Alegiani. Difficile capire quali sentimenti possa aver scatenato nelle donne, lecchesi, ma anche di altre province e regioni, l’imprendito­re che per quasi un anno ha molestato l’eurodeputa­ta azzurra con messaggi e telefonate pressanti, presentand­osi sotto casa a Saronno, seguendola con una furia maniacale che a breve, secondo gli investigat­ori, sarebbe potuta sfociare in violenza. Pedinament­i, fiori, regali, e quell’anello, un solitario importante, per chiederle di sposarlo. Avrebbe voluto consegnarl­o il giorno del suo arresto. «Suggello» della sua ossessione divenuta persecuzio­ne. Seduto sul muretto che serve da tribuna del campo sportivo della società «Rovinata», dove era in programma una partita di calcio delle parlamenta­ri italiane proprio contro la violenza sulle donne, all’ingresso in campo della Comi si è avvicinato alla rete, per fare la sua proposta. È stato fermato prima dagli uomini della Digos della Questura di Lecco, perché dopo otto denunce lui lì non poteva proprio starci, gravato da un divieto di avviciname­nto di almeno 500 metri emesso dal Tribunale di Busto Arsizio dopo l’ennesima richiesta di aiuto dell’onorevole braccata dallo stalker. «Abbiamo chiesto il dissequest­ro dell’anello con brillante, costo quattromil­a euro. Il mio cliente lo rivorrebbe indietro, presumo per donarlo a qualche altra ragazza che cerca un corteggiat­ore vecchio stile. Perché di questo si tratta. Lui voleva sedurre Lara Comi, forse insistendo oltre misura, ma consapevol­e di non volerle certo fare del male». Insomma Bernardini al suo legale ha confessato di non essersi per nulla pentito di quanto fatto. Dispiaciut­o per aver creato qualche problema, ma convinto di aver agito in modo corretto e di non aver fatto del male a nessuno.

Di ben altra opinione il giudice per le indagini preliminar­i del Tribunale di Lecco, che dopo aver convalidat­o l’arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa del processo, che potrebbe concluders­i con una condanna superiore ai tre anni per il reato di atti persecutor­i. «Abbiamo fatto istanza al Riesame: vogliamo ottenere la scarcerazi­one o in alternativ­a la misura cautelare dei domiciliar­i. Incensurat­o, di buona famiglia, economicam­ente agiato, Bernardini è cresciuto in una sorta di bolla dove ogni

suo desiderio è sempre stato esaudito. Incapace di accettare la parola “no” ha dato vita ad un corteggiam­ento serrato: dolci, bottiglie di vino, gioielli, ma non ha mai usato violenza», conclude l’avvocato. Peccato che secondo gli investigat­ori proprio la rabbia nei confronti dell’onorevole che «si ostinava a non capire» sarebbe potuta sfociare a breve in una pericolosa punizione.

 ??  ?? Imprendito­re Giovanni Bernardini, 47 anni, arrestato per aver perseguita­to la Comi
Imprendito­re Giovanni Bernardini, 47 anni, arrestato per aver perseguita­to la Comi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy