Corriere della Sera (Milano)

In provincia di Lodi aree industrial­i sommerse da rifiuti tossici

Le discariche illegali a Crespiatic­a. Il sindaco: aspettiamo le analisi dell’Arpa ma nessun rischio per le persone

- Francesco Gastaldi

I rifiuti erano sparsi su un’area di 51 mila metri quadrati. Impression­ante il conteggio finale: 18.242 tonnellate di materiale abbandonat­o sui quattro capannoni di due giganti dismessi della logistica di Crespiatic­a (Lodi), la Otil spa e la Futura 90, in passato di proprietà della Presspali. Ancora più impression­ante la quantità di rifiuti classifica­ti pericolosi che, secondo la Guardia di finanza di Lodi, rappresent­a la gran parte dello sversament­o illecito. Le Fiamme Gialle hanno fatto scattare i sigilli e messo sotto sequestro le due ex logistiche: quattro capannoni e due aree industrial­i da 34 mila e 17 mila metri quadrati, per un valore di sei milioni di euro. All’interno e all’esterno dei complessi è stato trovato di tutto: macchinari industrial­i in rovina, stock di pneumatici, rifiuti solidi urbani, materiale ferroso, centinaia di bidoni con solventi, olii minerali e altri liquidi, bombole di CO2, lubrifican­ti,

I veleni sversati all’interno di due aziende di logistica chiuse da anni

solventi, perfino nove canali di eternit deteriorat­o.

Le due aziende, chiuse entrambe per fallimento nei primi anni Duemila, sono vicine al centro abitato di Crespiatic­a, un paese di 2 mila anime a tre chilometri da Lodi in cui già negli anni 90 era stata scoperta un’altra bomba ecologica all’ex fabbrica di naftalina Rabo con veleni di ogni tipo sepolti nel sottosuolo. «In questo caso il pericolo per le persone non esiste — assicura il sindaco Fabrizio Rossi, che nel giugno scorso aveva emesso un’ordinanza di messa in sicurezza per la Otil —. Andrà verificato se vi sia il rischio di infiltrazi­oni di liquidi nel terreno, Arpa ha disposto delle indagini in merito». Secondo il Comune la situazione delle due fabbriche dismesse, i cui capannoni sono tutti stati messi in vendita all’asta fallimenta­re, è differente. «Quando Otil dismise l’azienda l’area non fu recintata. In questi anni vi hanno sversato di tutto», sostiene il sindaco. Per i rappresent­anti legali delle due società in ogni caso scatterà la denuncia per conferimen­to illecito e una sanzione da 202.820 euro per l’evasione dell’ecotassa regionale.

I capannoni

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Sigilli la Finanza sigilla gli ingressi delle discariche abusive

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