M4, la talpa meccanica sbuca a Dateo «Disagi per i negozi, nuovi incentivi»
La talpa arrivata a Dateo, tempi anticipati ad Argonne
Sbucata a Dateo la talpa che scava il tunnel per la M4. L’assessore Cristina Tajani annuncia nuovi fondi per i commercianti danneggiati. Mentre Marco Granelli (Mobilità) fa il punto sui tempi.
Nuovi fondi per i commercianti, ritardi di un anno in alcuni cantieri e tappe bruciate in altri. L’assessore alla Mobilità Marco Granelli fa il punto sui lavori della linea 4 della metropolitana, mentre Cristina Tajani, con delega al Commercio, rilancia il sostegno ai negozi flagellati dalla presenza delle ruspe davanti alle serrande. L’occasione è la messa in posa, al via ieri, delle decorazioni lungo gli scavi. I primi interventi artistici arrivano proprio tra Foppa e Solari, dove gli esercenti e residenti nei giorni scorsi hanno inscenato una protesta con cartelloni listati a lutto, a indicare la morte della via. Quasi in risposta, Tajani annuncia la messa in campo di altri contributi per sostenere le attività commerciali. «L’amministrazione ha già stanziato sei milioni di euro per le iniziative precedenti — ricorda — . Abbiamo deciso di ripetere gli indennizzi anche per il 2017. Entro la fine del mese andremo in giunta con la delibera».
Tre i bandi in programma. Uno da 800 mila euro in spesa corrente, ovvero per risarcire i costi ordinari di gestione dei negozi più danneggiati dalla linea blu. Un milione e mezzo in conto capitale andrà a incentivare invece tutte le attività lungo la tratta che vorranno rilanciarsi con acquisti o investimenti strutturali. Ancora, 400 mila euro, per un massimo di 20 mila a testa, per chi intende traslocare in un’altra zona della città.
Intanto, proseguono gli scavi per far posto alla nuova metro. «Non abbiamo un ritardo complessivo dell’opera» premette Granelli, anche se «ci sono alcuni cantieri che hanno accumulato ritardo». Dove in futuro sorgeranno le fermate Tricolore e De Amicis, gli operai sono indietro di dodici mesi rispetto alla tabella di marcia iniziale. Il motivo? «Abbiamo trovato un muro storico che stiamo smontando e poi lo rimetteremo nella stazione» risponde l’assessore. Quasi a compensazione, la «talpa» si muove a ritmo più spedito del previsto. Alle 15 di ieri la Tbm ha abbattuto l’ultimo diaframma e ha fatto capolino nel cantiere Dateo. Ora, come la gemella che l’aveva anticipata, si fermerà per la manutenzione. Con questa nuova tappa le Tbm hanno scavato più di un terzo del tracciato che separa la stazione di calaggio di Forlanini a piazza Tricolore, dove è previsto arrivino nel gennaio 2018. Tricolore è un nodo cruciale, perché da qui entrambe le talpe saranno estratte per lasciare posto alle due di diametro superiore che scaveranno la tratta centro storico. Intanto, a San Cristoforo, capolinea della tratta Ovest, è già iniziato il percorso delle due talpe che scaveranno i tunnel fino a Solari. Inizio scavi previsto per l’estate del prossimo anno.
Ma la M4 porta con sé anche una scia di colore. Mentre il presidente Fabio Terragni è all’opera per «scegliere gli arredi delle stazioni e dei treni, che saranno bianchi con una livrea e i sedili blu», stampe e disegni
animano le cesate attorno agli scavi. Diciassette progetti vincitori del workshop «Idee in cantiere» voluto dal Comune di Milano e M4 spa hanno preso casa lungo i cantieri. Le opere proposte da cittadini, scuole, associazioni hanno superato il giudizio di una giuria tecnica e una popolare e sono pensate per alleviare l’impatto dei lavori su Milano.
Ad Argonne dieci bambini guidati dall’artista polacca Marta Mezynska hanno immaginato una città a loro misura, in via De Amicis l’associazione Graffiti Hb illustrerà «La riscoperta delle vie d’acqua» a colpi di bombolette spray. E ancora, tra i progetti avviati ieri, i pannelli in pvc al parco Solari che raccontano l’evoluzione del quartiere. Oggi, la passeggiata a cura dei volontari di Museolab6 ai lati dello scavo.
Gli abbellimenti Disegni delle scuole e messa in posa di indicazioni sulle recinzioni degli scavi