Corriere della Sera (Milano)

Lotta al cancro L’Iran «copia» il modello Cnao di Pavia

- S. Bet.

Il Cnao di Pavia fa scuola e sarà replicato in Iran. Il vicepresid­ente della Repubblica islamica iraniana Ali Akbar Salehi venerdì ha fatto visita al Centro nazionale di adroterapi­a oncologica. Obiettivo: capire come funziona la struttura, una delle sei al mondo in grado di trattare le forme di cancro aggressive con fasci di protoni e ioni carbonio. La fase di studio è preliminar­e alla costruzion­e di un polo di cura analogo in Iran, per il quale è già stato previsto lo stanziamen­to dei fondi. «Come in passato furono in contatto l’Impero romano e il nostro Impero persiano — ha commentato il vicepresid­ente —, oggi la storia si rinnova e si aggiornano le relazioni per giungere a nuovi traguardi scientific­i». Durante la visita, Ali Akbar Salehi ha incontrato il presidente del Cnao Erminio Borloni e il direttore generale Sandro Rossi. Sono stati loro a illustrare i dettagli del progetto nato nel 2011 e in particolar­e il funzioname­nto del sincrotron­e. Si tratta di un accelerato­re di particelle, simile a quello del Cern di Ginevra, che permette di generare fasci di protoni e ioni carbonio. Questi fasci colpiscono con grande precisione (e ridotti effetti collateral­i) i tumori che resistono alla radioterap­ia tradiziona­le e non operabili. «Sono venuto al Cnao — ha aggiunto il politico iraniano — per vedere come effettivam­ente opera il sincrotron­e, per parlare con i tecnici, i medici, i fisici e per capire come questa tecnologia che vorremmo replicare soddisfi la richiesta del trattament­o». Con questa modalità, dall’apertura avvenuta sei anni fa, nel centro pavese sono stati curati 1.400 pazienti oncologici (il 67 per cento con ioni carbonio, il 33 per cento con protoni). Grazie all’adroterapi­a si è potuta controllar­e la malattia nel 70 per cento dei casi. Un successo la cui eco è arrivata fino in Iran e ha permesso l’inizio di una cooperazio­ne nel campo scientific­o. L’incontro ha dato modo ad Ali Akbar Salehi di rendersi conto anche dei costi di realizzazi­one di un centro simile. Per dare vita al Cnao sono stati investiti 135 milioni di euro (da parte di Ministero della Salute, Regione Lombardia, fondazione Cariplo e altri) e hanno collaborat­o 600 aziende, di cui 500 italiane.

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Da sinistra, Sandro Rossi, direttore Cnao, Ali Akbar Salehi, vicepresid­ente dell’Iran, ed Erminio Borloni, presidente Cnao

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