Giallo alla casa di riposo, una sospettata
È la moglie di un paziente: avrebbe soffocato la 91enne e depistato. E c’è un’altra indagata
Due anziane sono indagate per l’omicidio di Dolores De Bernardi, 91enne soffocata 15 giorni fa nel letto di una casa di riposo di Como. Una è la compagna di stanza 94enne; l’altra è la moglie di un ospite della struttura, una 78enne che ha cercato di depistare le indagini facendo ricadere i sospetti sulla vicina di letto della vittima. Sarà l’arma del delitto, un paio di guanti in lattice, a svelare il Dna dell’omicida.
Una, la compagna di stanza della pensionata uccisa in casa di riposo a Como due settimane fa, ha 94 anni e non è stata in grado di raccontare cosa sia accaduto il pomeriggio del delitto. L’altra, moglie di un ospite della stessa struttura e anche lei residente in un mini appartamento interno all’edificio, ha 78 anni e, nei giorni successivi all’omicidio, ha cercato di depistare le indagini e di fare ricadere i sospetti sulla vicina di letto della vittima. Entrambe sono indagate per omicidio volontario e la speranza degli inquirenti è che l’arma del delitto, un paio di guanti in lattice, sveli il Dna dell’omicida e dica chi tra le due donne ha soffocato Dolores De Bernardi, 91 anni, uccisa il 24 settembre scorso nel suo letto.
La 91enne è stata trovata senza vita da un’operatrice della casa di riposo del don Guanella di Como che ha chiamato la polizia dopo aver capito che l’anziana donna era stata uccisa. L’autopsia ha confermato i sospetti: la 91enne è stata soffocata da un paio di guanti che le sono stati infilati in gola. Ieri, a due settimane dall’omicidio, la Procura di Como ha annunciato la svolta: due donne sono state indagate per omicidio volontario. Una delle due, la 78enne, è accusata anche di calunnia perché
avrebbe cercato di fare ricadere i sospetti sull’altra, la 94enne. L’accusa di omicidio non è in concorso. «In pratica, un’ipotesi esclude l’altra e al momento entrambe le piste restano possibili», come ha sintetizzato il procuratore capo di Como Nicola Piacente che ha anche chiesto di non diffondere i nomi delle indagate, vista la delicatezza del caso.
Per gli investigatori, coordinati dal sostituto Simona De Salvo, una delle due donne indagate il pomeriggio del 24 settembre scorso, tra le 18 e le 18.30, ha ucciso Dolores soffocandola con i guanti. Il movente, probabilmente, è da ricercare nelle lamentele e nelle urla continue della incolpevole vittima. Le condizioni fisiche e psichiche della 91enne da tempo erano precarie. La pensionata non era più autosufficiente, non era in grado di muoversi e spesso si lamentava, senza neppure rendersene conto.
Dopo la scoperta del delitto, gli agenti della squadra mobile hanno effettuato i rilievi e raccolto le testimonianze delle persone che potevano aver notato qualcosa. La compagna di stanza della vittima, appunto la 94enne, non è stata in grado di dare indicazioni su quanto accaduto, anche se era in camera quando l’operatrice si è accorta della morte di Dolores De Bernardi. Quel giorno, la 91enne non aveva ricevuto visite. Vedova dal 2010, senza figli, la pensionata riceveva regolarmente la visita dei nipoti, ma l’ultimo incontro con uno di loro era stato il giorno precedente, sabato pomeriggio.
Le indagini si sono concentrate sulle persone che, domenica pomeriggio, potevano essere entrate nella stanza della vittima tra un passaggio e l’altro degli operatori sanitari. I controlli, come accertato dagli inquirenti, avvenivano al massimo a distanza di 20-25 minuti l’uno dall’altro. Proprio grazie alla collaborazione del personale della casa di riposo è stato possibile accertare il comportamento sospetto della 78enne poi indagata per omicidio e calunnia.
La donna, moglie di un uomo ricoverato al Don Guanella, al piano superiore rispetto alla stanza di Dolores, è stata vista in più occasioni nascondere guanti di lattice identici all’arma del delitto in punti riconducibili alla compagna di stanza della vittima. I guanti sono stati trovati in particolare nella borsa della 94enne, sotto il suo cuscino e nella poltrona. Un comportamento che ha spinto gli investigatori a fare ulteriori accertamenti sfociati nell’accusa di omicidio volontario e calunnia.
Nelle scorse ore, la Procura ha disposto accertamenti tecnici non ripetibili sui guanti che hanno ucciso Dolores, nella speranza di trovare tracce di Dna che permettano di escludere una delle due piste, dare un nome alla persona che ha ucciso Dolores e chiudere definitivamente il triste caso del delitto nella casa di riposo.