Corriere della Sera (Milano)

Foto-trappole contro le discariche abusive

- Francesco Gastaldi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una squadra di vigilantes dei rifiuti in servizio permanente e oltre 300 multe evidenteme­nte non sono bastate ad arginare il fenomeno dell’abbandono dell’immondizia a Lodi. Da oggi, per la prima volta, entra in servizio attivo la «fototrappo­la» dei cestini, una delle novità introdotte dal Comune per mettere un freno alle discariche abusive che nei mesi estivi hanno raggiunto dimensioni impression­anti. La trappola altro non è che una fotocamera digitale «intelligen­te» da posizionar­e in punti strategici: si attiva con il movimento, scatta foto a ripetizion­e, registra un breve video. E il furbetto è servito. Queste, almeno, le intenzioni. Perché oggi partirà solo una fase sperimenta­le della durata di una settimana, con la prima «foto-trappola» piazzata in una delle zone più degradate della città: un parcheggio a poca distanza dalla stazione ferroviari­a in via Villani. L’area è seminascos­ta e nelle vicinanze ci sono pochissime case e un’agenzia di scommesse. L’abbandono dei sacchi d’immondizia è regola fissa e quotidiana. «L’apparecchi­o ci consentirà di registrare quante persone, quando e con quale frequenza creano queste discariche a cielo aperto», assicura l’assessore all’Ecologia Alberto Tarchini. Dopo la sperimenta­zione arriverann­o altre dieci fotocamere che saranno posizionat­e a rotazione nei luoghi più sporchi della città. «L’obiettivo per ora è registrare i movimenti dei furbacchio­ni incivili — spiega Tarchini — e metterli sul “chi vive”». Per le multe è ancora presto: «La normativa sulla privacy ci toglie libertà di movimento», lamenta l’assessore. Restano comunque attivi polizia locale e i «vigilantes dell’ambiente» di Linea Gestioni, la società che si occupa dell’igiene urbana in città. Nei primi sette mesi dell’anno sono già stati compilati 311 verbali per la mancata differenzi­azione dell’immondizia. Senza contare che, dai bilanci degli anni passati, Lodi spende di tasca propria circa 100 mila euro all’anno per recuperare la spazzatura abbandonat­a. Le sanzioni per l’immondizia nei cestini arrivano a 150 euro; lasciare i sacchi sui marciapied­i può costare fino a 500 euro. Lodi, oggi coperta quasi integralme­nte dal porta a porta, ha raggiunto il 70,05% della raccolta differenzi­ata. Ma per la nuova giunta di centrodest­ra non basta: il neo assessore Tarchini ha da poco varato una rivoluzion­e in 12 punti che prevede l’aumento dei cestini e dei giorni di raccolta, più controlli, l’aggiunta di isole ecologiche, l’eliminazio­ne delle campane per la raccolta degli abiti usati. E ovviamente le temute «fototrappo­le». Obiettivo 80%? «I numeri mi interessan­o relativame­nte — taglia corto Tarchini —. Il 70% è un buon risultato e va dato merito al mio predecesso­re, ma sono stati dimenticat­i i problemi che il porta a porta genera, ovvero l’aumento dell’illegalità».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy