Madzar e Klumpp Una bella Società
Enrica Ciccarelli raccoglie l’eredità di Mormone
«Vede? Anche Aleksandar ha voluto lasciare un ricordo a Tony». Enrica Ciccarelli mostra il disco che alcuni grandi interpreti hanno dedicato ad Antonio Mormone, fondatore della Società dei Concerti scomparso due mesi fa: ognuno ha scelto un bis fatto durante un suo recital alla Società; «Kissin e Sokolov, Ughi e Accardo, le Filarmoniche di Stoccarda, Norimberga e Dortmund, Beatrice Rana che venne da noi per un provino, 16enne sconosciuta, con la mamma e l’apparecchio in bocca, e Aleksandar Madzar, che inaugura la nuova stagione con i due Concerti di Chopin». Ciccarelli, pianista di caratura internazionale, ha assunto la presidenza della Società del marito dopo esserne stata il direttore artistico: «Questo è l’ultimo cartellone preparato insieme a lui: li disegnavo io ma ogni scelta doveva poi essere giudicata con lui; non sapeva solo scorgere il talento nei musicisti, capiva la sensibilità e i desideri del pubblico, lo considerava la sua famiglia: prima e dopo ogni concerto era tutto uno stringere mani e chiacchierare».
Da domani 11 tocca a lei: doppia inaugurazione per le due serie Smeraldo e Rubino, con Johannes Klumpp e la Nordwestdeutsche Philharmonie ad accompagnare Madzar nei Concerti n. 1 (domani con l’ottava sinfonia di Dvorak) e n. 2 (giovedì con la seconda di Borodin) di Chopin. «Va bene sperimentare e aprire alla contemporanea, ma Tony voleva sempre brani che piacessero al pubblico: l’anno prossimo porteremo l’ottava di Shostakovich e Takemitsu, ma il grande repertorio classico, romantico e del primo 900 sarà sempre il pilastro». Come gli «amici» della Società che ne illuminano il cartellone: i recital di Rana e Fazil Say a gennaio (il virtuoso turco chiuderà la serie Smeraldo a giugno con gli Stuttgarter Philharmoniker nel suo concerto per pianoforte «Water»), Alexei Volodin col quartetto Borodin per Shostakovich, a maggio Lilya Zilvberstein e Grigory Sokolov. «Superiamo ancora i 2mila abbonati, ma vorremmo aprirci sempre più ai giovani», spiega Ciccarelli. «Oltre ai biglietti scontati per loro, vorrei portare alcuni nostri musicisti nelle scuole musicali, il giorno stesso del concerto, per raccontarsi; e precedere il concerto con una breve introduzione».