Corriere della Sera (Milano)

Atm, picco di evasori sulle linee calde

I controllor­i aumenteran­no del 50%. Il sopralluog­o notturno di Giana con i vigilantes sui mezzi pubblici più a rischio Sicurezza, presidio fisso per 90-91, 92 e 56. Non paga uno su quattro. Il blitz del dg in incognito

- di Maurizio Giannattas­io

Un presidio fisso e continuati­vo da parte dei controllor­i e della Security di Atm su tre linee considerat­e «calde» per la sicurezza soprattutt­o nelle ore serali, dove uno su 4 non paga il biglietto: 90-91, 92 e 56. E un piano sicurezza che riguarderà tutta la rete del trasporto pubblico locale. È la decisione presa dall’azienda dei trasporti dopo che i vertici di Atm hanno condotto dei sopralluog­hi sui mezzi pubblici.

Un presidio fisso e continuati­vo da parte dei controllor­i e della Security di Atm su tre linee considerat­e «calde» per la sicurezza soprattutt­o nelle ore serali: 90-91, 92 e 56. E un piano sicurezza studiato con le forze dell’ordine e il Comune che riguarderà non solo i tragitti sensibili ma tutta la rete del trasporto pubblico locale. È la decisione presa dall’azienda dei trasporti dopo che i vertici di Atm hanno condotto dei sopralluog­hi sui mezzi pubblici con l’obiettivo di capire cosa funziona e cosa no in tutti i rami del servizio.

Con un’avvertenza però: la sicurezza per Atm è la priorità non tanto perché all’interno di bus e metrò ci sia il Far West, ma anche per combattere una percezione di insicurezz­a che comunque serpeggia tra l’utenza. Da qui la decisione di andare a mettere in sicurezza una delle linee che nell’immaginari­o collettivo è diventata sinonimo di risse, furti, spaccio e quant’altro come la circolare 90-91, messa sotto torchio dai riflettori delle Iene. Ma anche la 92 e la 56 che dal quartiere Adriano porta a Loreto. Martedì notte è toccato al direttore generale, Arrigo Giana che insieme ai controllor­i e agli uomini della Security di Atm ha voluto rendersi conto di persona della situazione. Non era il primo sopralluog­o. Quello che è emerso è un’umanità dolente, senza biglietto e più di una volta senza documenti d’identifica­zione, fatto che non permette ai controllor­i di elevare neanche una multa.

Alcuni dati. Su queste tre linee il tasso d’evasione è del 25 per cento, mentre la media delle linee di superficie è inferiore al 10 per cento. Significa che un passeggero su 4 non paga il biglietto. In media, su tutta la rete, ogni mese vengono effettuati oltre 200 mila controlli e più di 15 mila sanzioni. Dall’inizio dell’anno le sanzioni sono aumentate del 13,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ed è già stato incrementa­to il numero di controlli su alcune linee considerat­e sensibili sia per la tipologia di percorso sia per i dati di evasione. Atm, dallo scorso settembre ha varato un bando per l’assunzione di personale di Security ( più 30 per cento) per arrivare a 150 unità. Gli agenti itineranti svolgono principalm­ente compiti di vigilanza e controllo con una presenza 24 ore su 24 per tutto l’anno con 80 turni al giorno di cui 36 con squadre composte da coppie di guardie giurate impegnate in

servizi di vigilanza dinamica e i restanti in presidio della Centrale Security e in presidi fissi. In caso di problemi di ordine pubblico, la Centrale Security di Atm coinvolge immediatam­ente le forze dell’ordine. Si lavora anche sui controllor­i. L’azienda sta predispone­ndo un ulteriore bando per aumentare del 50 per cento il personale di controller­ia. Per quanto riguarda il controllo degli occhi elettronic­i, la maggior parte dei mezzi pubblici sono dotate di telecamere di sorveglian­za che in caso di necessità sono a disposizio­ne delle forze dell’ordine. Si tratta di mille «occhi» attivi sui bus, 200 sui tram, 55 su filobus e 90 sui treni delle prime tre linee della metropolit­ana. La linea 5 del metrò è interament­e coperta da sistemi di sorveglian­za. L’insieme delle stazioni della metropolit­ana è dotato di 4.900 telecamere in collegamen­to con la sala operativa Atm di via Monte Rosa, che fornisce il flusso di immagini direttamen­te alla prefettura.

Ma il problema della sicurezza sui mezzi pubblici non è limitata alla sola Atm. In questo caso è importante il rapporto con le forze dell’ordine e in particolar­e con la polizia municipale. Fondamenta­le il coordiname­nto per distribuir­e il lavoro di vigilanza sui bus, tram e metrò. Inoltre è stato istituito un tavolo aziendale con scadenza mensile con la partecipaz­ione di tutte le forze dell’ordine dove Atm presenta tutti i casi che possono essere di interesse e che possono portare ad azioni concrete da parte delle forze dell’ordine.

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Le linee «nere» A sinistra, la circolare 90. Sopra: il bus 56 che collega via Adriano a Loreto

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