Corriere della Sera (Milano)

Maroni: «Silvio sta con noi M5S dileguati»

Il governator­e dopo il vertice ad Arcore: Berlusconi ha garantito il suo impegno. I grillini: la Lega distorce il voto

- Di Andrea Senesi

Da un lato incassa il sostegno di Silvio Berlusconi nella battaglia referendar­ia, dall’altro punge i Cinque Stelle per lo scarso supporto alla causa autonomist­a. Roberto Maroni si presenta al Pirellone reduce dal faccia a faccia di martedì sera con Silvio Berlusconi ad Arcore. Ed è soddisfatt­o.«Mi ha garantito — spiega il governator­e leghista — il suo impegno totale in queste ultime due settimane cruciali di referendum. Mi ha fatto molto piacere che abbia deciso lui, senza sforzo da parte mia, di aderire e sostenere con azioni concrete la consultazi­one. Sabato manderà un videomessa­ggio alla manifestaz­ione di Forza Italia, alle 11, a Milano, perché ha un altro impegno. E poi settimana prossima (mercoledì, ndr) faremo una conferenza stampa io e lui su questo tema». Rassicurat­o dal Cavaliere, Maroni individua invece il bersaglio di giornata nel Movimento Cinque Stelle.

«I grillini, che pure hanno votato a favore del referendum, mancano un po’. Avevo detto ai consiglier­i regionali che se Grillo o Di Maio fossero passati in Lombardia sarei stato disponibil­e a incontrarl­i, perché senza il loro voto non avremmo potuto farlo, il referendum», racconta il governator­e leghista sottolinea­ndo con una punta di malizia come invece questo scenario non si sia verificato.

La replica di Stefano Buffagni, il consiglier­e dei Cinque Stelle considerat­o vicinissim­o a Luigi Di Maio, è durissima: «In Catalogna in piazza non c’è un partito contro l’altro, ma un movimento di popolo. Qui invece,

Lite Salvini-Meloni Il segretario: «Sulla consultazi­one la leader di FdI sta dalla parte di Grillo e D’Alema»

per colpa di Maroni, il referendum per l’autonomia è diventato il referendum della Lega. E questo è esattament­e lo stesso errore che fece Renzi intestando­si il referendum costituzio­nale. Maroni è il Renzi del Nord». La contro-replica è affidata al leghista Gianni Fava, assessore all’Agricoltur­a e responsabi­le per conto della Regione del buon esito della consultazi­one: «Buffagni tende ad assomiglia­re sempre di più a Giorgio Gori; ormai è chiaro che, lanciato nello stesso ruolo, con l’ambizione di potersi giocare una partita alle prossime Regionali, stia via via sempre più scimmiotta­ndo i comportame­nti del candidato del centrosini­stra».

Ultima polemica di giornata, la stilettata di Matteo Salvini a Giorgia Meloni: «Noto che sui referendum per l’autonomia sta in compagnia di Grillo e D’Alema. La lascio in quella compagnia. Evidenteme­nte non ha letto il quesito referendar­io, le manderò la scheda a casa così la legge». «La leader di Fratelli d’Italia — conclude il segretario leghista — deve anzitutto mettersi d’accordo coi suoi, perché in Lombardia e Veneto votano sì ma lei, da Roma, dice no: telefonate­vi».

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Pirellone Il presidente della Regione e promotore del referendum Roberto Maroni, 62 anni

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