Corriere della Sera (Milano)

RITORNO ALLA TERRA DEI GIOVANI SE IL CORAGGIO PUÒ NON BASTARE

- Filippo Boffelli gschiavi@rcs.it

Caro Schiavi, ho letto con piacere la storia di martedì sul «ritorno alla terra dei ragazzi giovani» (Corriere Buone notizie). Mi ha ricordato un incontro alla fiera del bestiame di Codogno, l’anno scorso con Loris, un ragazzo di 28 anni della provincia di Pavia, che ha aperto una stalla — caso più unico che raro — di circa 20 vacche. Gli hanno dato del matto, ma la sua passione è stata più forte di tutto e di tutti. Quella passione, purtroppo o per fortuna, la conosco bene anch’io visto che il perdurare del basso prezzo del latte ormai si protrae da quasi due anni e solo una sfrenata passione e tante rinunce ci consentono di continuare a fare questo lavoro.

Lui ha deciso di mettersi in proprio, ristruttur­ando e modernizza­ndo una stalla abbandonat­a fin dagli anni 90, e in futuro ha in progetto di avere un caseificio tutto suo, iniziando con la lavorazion­e di formaggi freschi e yogurt. Scelta di vita, oggi quasi pericolosa, fatta da gente che ama la montagna e alla quale non passa nell’anticamera del cervello l’idea di lasciare queste zone per andar a cercare fortuna altrove.

Abbiamo le terre più belle del mondo ed è veramente un delitto abbandonar­le, mi ha detto aggiungend­o che si commuove guardando i suoi animali al pascolo. Nella vita bisogna osare e mai fermarsi alle prime difficoltà, bisogna reagire sempre e subito ed essere forti. Con un’incontenib­ile spinta ad agire dando tutto te stesso si può raggiunger­e qualsiasi obiettivo.

Quando ha lasciato la piazza ho avuto paura che anche con tanta passione e grandi sacrifici potrebbe non esserci un futuro sostenibil­e. Chi fa queste scelte rischia molto. Lo so, è triste, ma spero di sbagliarmi.

Caro Boffelli, forse è cominciato un controesod­o e lei, mi pare di poter dire, ha un rapporto pionierist­ico e affettuoso con la terra, la stalla e il latte. Pionierist­ico, perché le scelte fatte in direzione ostinata e contraria — come il nostro inserto Buone notizie — anticipano una tendenza: il ritorno a valori e sentimenti sommersi dalla quotidiani­tà un po’ banale di questi tempi; affettuoso, perché dimostra un attaccamen­to alla terra e a una civiltà alla quale dobbiamo molto.

Sul futuro sostenibil­e per l’agricoltur­a, dobbiamo parlare di carne, latte, cibi biologici, frutta, verdura, pannelli solari e politiche di sostegno: materia per esperti, che spero di ospitare in questa pagina. Per ora mando un applauso a chi ha fatto questa scelta di vita.

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