Corriere della Sera (Milano)

PIÙ PUBBLICO MENO BAGARINI

- Di Pierluigi Panza

Dopo la Scala, anche l’altra celebrity ambrosiana, il Cenacolo, moltiplica gli sforzi per accogliere un maggior numero di visitatori e contrastar­e il bagarinagg­io. Grazie allo sponsor JTI Italia, il Refettorio delle Grazie resterà aperto per otto domeniche sino alle 22 e un maggior numero di biglietti sarà messo in distribuzi­one il giorno stesso per un massimo di cinque a persona. È un ottimo segnale, ma se aumentasse­ro le forze le visite si potrebbero portare sino alle 24 mentre il numero di biglietti a testa credo dovrebbe essere inferiore. Con l’intervento previsto per l’anniversar­io leonardesc­o dovrebbe aumentare anche il numero di visitatori di volta in volta ammessi al refettorio. Tutto ciò non è sufficient­e per evitare che i bagarini rivendano i biglietti a ottodieci volte il loro prezzo, specialmen­te in Internet. Per contrastar­e questo fenomeno la Scala ha introdotto la vendita di biglietti nominali: chi compra (massimo due biglietti a testa) viene registrato e all’ingresso possono essere effettuati controlli. Sul sito della Scala c’è scritto che chi acquista da rivenditor­i non autorizzat­i lo fa a suo rischio e pericolo. E il rischio è grande, perché il bagarino mette in vendita il ticket presso più rivenditor­i illegali (in Internet) e poi lo rivende a chi lo paga di più. Lo scorso 9 ottobre, quando sono stati messi in vendita i biglietti della prima del 7 dicembre («Andrea Chenier»), davanti alla biglietter­ia era presente la polizia per regolare la coda iniziata la sera precedente. E anche in questo caso il costo del biglietto è rimasto invariato alla soglia minima.

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