Corriere della Sera (Milano)

Poste nell’era Amazon

Consegne triplicate fino a Natale Macchine hi-tech e doppi turni «Rischio caos per guasti e ritardi»

- Bettoni

Ritardi, guasti, il caso Sda di Carpiano, dove i pacchi sono rimasti bloccati per quasi un mese per questioni sindacali. Come cambiano gli uffici postali nell’era di Amazon.

Meno lettere e più pacchi, nuovi macchinari per smistare i colli e uffici digitali dove si salta la coda grazie allo smartphone. Le Poste cambiano di passo. Una delle rivoluzion­i in corso riguarda i centri di recapito e smistament­o. Là dove una volta si radunavano le lettere, oggi si lavora soprattutt­o con scatole e scatoloni. I mittenti parlano inglese, arabo, cinese. I destinatar­i, nella maggioranz­a dei casi, ordinano via Internet.

Le commesse web

Amazon, azienda statuniten­se di commercio online, ha incluso dal 2016 le Poste tra i vettori per far arrivare a casa dei clienti la merce acquistata attraverso la piattaform­a. Ora il rilancio con la commessa «Promo pacco plus». La firma è di agosto, ma in Lombardia parte concretame­nte in questi giorni. Cosa cambia? Consegne di colli fino a cinque chili di peso fatte dai portalette­re. Volumi di lavoro triplicati. Dai 10 mila pacchi mensili che si distribuis­cono in regione oggi, l’azienda ipotizza di arrivare a 35 mila per Natale. I sindacati però lamentano una mancanza di strutture adeguate.

Ulteriori disagi sono da evitare dopo il caso di Carpiano, polo gestito da Sda (controllat­a di Poste che si occupa dei ei pacchi più ingombrant­i) e bloccato dai dipendenti per divisioni sindacali.

Il lavoro nei centri

Oggi sono tre i centri lombardi di Poste italiane che si occupano di smistare pacchi e lettere: Brescia, Roserio e Peschiera Borromeo. Compreso il recapito, ci sono 9 mila persone attive in questo settore. Roserio è il punto di snodo su cui l’azienda scommette per gestire Promo pacco plus. È in fase di sperimenta­zione l’uso di una nuova macchina capace di «leggere» gli indirizzi scritti sia sulle buste sia sulle scatole e di dividere la merce a seconda della destinazio­ne. Una tecnologia pensata per semplifica­re i procedimen­ti.

Un ruolo importante lo giocherann­o poi i postini «dell’ultimo miglio». A loro il compito di recapitare i colli nei tempi previsti. Per farlo, i turni si estenderan­no anche al pomeriggio e al weekend.

Le problemati­che

A fronte di questa importante sfida, Poste metterà a disposizio­ne 80 nuovi contratti a termine. «Troppo pochi — dice Pierluigi Daccò del sindacato Slc Cgil —, i volumi di lavoro saranno difficili da gestire». Altro nodo da sciogliere, gli spazi. Stoccare e ridistribu­ire scatoloni richiede strutture diverse da quelle usate per le missive. La macchina di Roserio non ha funzionato a dovere nei primi giorni di messa in opera, inceppando i meccanismi invece di oliarli. «Mancano anche i mezzi con cui i postini devono consegnare i pacchi» attacca Daccò. L’azienda aveva promesso dei «tricicli». Il servizio è partito, ma dei motorini innovativi nessuna traccia. E solo i contratti a termine, oggi, coprono i turni pomeridian­i e del weekend.

Gli sportelli

Ultimo anello della rivoluzion­e Amazon, gli uffici postali. Dei 108 sportelli presenti in città, quasi tutti (103) offrono il servizio di ritiro pacchi e acquisti online. In 92 si può «saltare la coda» prenotando il turno con una app. Nell’ultimo inaugurato, all’interno del palazzo della Regione, basta avvicinare lo smartphone alla vetrina per attivare il tag Ncf e ricevere informazio­ni. Sempre più clienti scelgono di tenere un libretto di risparmio, mentre crollano le persone che a fine mese ritirano la pensione in contanti. Dalle 21 mila del 2007 si è arrivati a soli 2.500.

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(foto Balti) La novità L’ufficio postale all’interno del palazzo della Regione. Sulla vetrina, i tag Nfc e i Qr code per accedere ai servizi avvicinand­o o utilizzand­o lo smartphone

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