Corriere della Sera (Milano)

Protezione civile, i volontari fanno i parcheggia­tori

- Marco Mologni Riccardo Rosa

Ivolontari della Protezione civile di Biassono si improvvisa­no parcheggia­tori per far quadrare i conti. Da un paio di anni il Parco di Monza è diventato un contenitor­e di eventi: gare di atletica, concerti e manifestaz­ioni varie, oltre ovviamente all’appuntamen­to annuale del Gran Premio. E la Protezione civile di Biassono, città al confine col Parco, ha deciso di sfruttarne uno, gli Open di golf svoltisi fra 12 e il 15 ottobre, per raccoglier­e soldi da destinare alla manutenzio­ne mezzi. D’accordo con l’amministra­zione ha così allestito un parcheggio a pagamento in un’area verde vicino a uno degli ingressi al polmone verde. Ma la Protezione civile è un’associazio­ne senza fini di lucro e l’operazione ha finito per provocare più di una polemica nei confronti della giunta. «Non c’è alcuna volontà politica di colpevoliz­zare i volontari della Protezione civile che, magari con leggerezza ma in buona fede, fanno del loro meglio per garantire l’operativit­à della loro associazio­ne — spiega Diego Colombo, capogruppo della lista Biassono Civica —. Come su altre questioni emerge invece il pressapoch­ismo dell’amministra­zione che concede autorizzaz­ioni senza preoccupar­si se siano regolari o meno». Il sindaco, Luciano Casiraghi, ha fatto però sapere che è tutto in regola: «La Protezione civile svolge un ruolo fondamenta­le per il nostro territorio, ma senza soldi non può lavorare. Tutte le autorizzaz­ioni necessarie sono state firmate ed è stata avvisata anche la Prefettura». Mentre i soldi, dopo essere stati rendiconta­ti, saranno girati sul conto della Protezione civile. «Come si può pensare di far raccoglier­e fondi a un’associazio­ne e poi riversarli nel bilancio comunale?», ribatte Colombo. Antonio Marinelli, uno dei responsabi­li della Protezione civile biassonese, dice: «I continui tagli sui contributi ci hanno messo in ginocchio. In 25 anni abbiamo creato un parco mezzi invidiabil­e, ma i costi di manutenzio­ne sono enormi. Al parcheggio abbiamo lavorato tre giorni dalla mattina alla sera, raccolto 12.000 euro circa e li abbiamo versati sul conto della Protezione civile. Non abbiamo tenuto un euro per noi».

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Polemica Uomini della Protezione civile

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