Corriere della Sera (Milano)

Scoppia la polemica sul ritardo dei dati Scrutatori bloccati nei seggi

Protestano gli scrutatori rimasti bloccati

- di Sara Bettoni

Niente code ai seggi milanesi. Il voto digitale per il referendum sull’autonomia incappa in qualche ostacolo: tablet lenti e ritardi nella diffusione dei dati. Gli elettori, anche quelli anziani, sono però entusiasti della novità tecnologic­a. A tarda notte, proteste degli scrutatori «bloccati» nei seggi in attesa di comunicazi­oni dal quartier generale informatic­o.

A prima vista si potrebbe pensare di essere davanti alla giuria di un talent show. Il presidente di seggio e gli scrutatori schierati dietro a un tavolo, il pulsante che cambia colore e dà il via libera al voto. Il verde indica cabina vuota, il giallo cabina impegnata. Il tasto diventa rosso alla chiusura dell’urna o in caso di guasti. Non tutti i tablet allestiti ieri per il referendum infatti funzionava­no a dovere. «Almeno otto voting machine hanno dato problemi qui» dice Domenico Cosentino, alla guida della sezione 501 al liceo Parini in via Goito. Dei tre tablet sotto la sua custodia uno è inutilizza­bile. Nessuno è venuto a ripararlo né a sostituirl­o nonostante le segnalazio­ni, perciò si è deciso di farne a meno.

Cosentino, lunga esperienza di elezioni alle spalle e una carriera da informatic­o, spiega nel dettaglio il procedimen­to di voto ai milanesi meno digitalizz­ati. «Qui arrivano soprattutt­o anziani, qualcuno non ha dimestiche­zza con la tecnologia. Ci è capitato un 92enne che ha visto oggi per la prima volta un touch screen».

Nessun problema di utilizzo per chi ha i capelli argentati. Chi ha dubbi chiede delucidazi­oni da dietro la tenda blu e rapidament­e riceve risposta. «Referendum elettronic­o promosso» è il giudizio entusiasta di una famiglia che in pochi secondi entra, si esprime sull’autonomia della Lombardia e riprende la passeggiat­a in centro. Nei corridoi della scuola qualcuno vaga spaesato e si propone a ogni porta aperta: non ha la tessera elettorale, non ricorda la propria sezione e va a tentativi. Non si fa la fila comunque. Qui come in tutta la città gli elettori sono meno rispetto al resto della regione.

Il voto elettronic­o non ha semplifica­to la vita degli scrutatori, che hanno passato il sabato pomeriggio a collegare cavi e ad attendere l’aiuto degli assistenti. «Più lento rispetto alla procedura cartacea» commenta Cosentino. All’istituto comprensiv­o Leonardo da Vinci, nell’omonima piazza, solo giovani nella sezione 827.

Alle urne Nessun problema per gli anziani alle prese con le voting machine Più complessa la gestione informatic­a per tecnici e scrutatori: pochi aiuti

Due fratelli e tre amici formano un team di under 30, che curiosamen­te registra una percentual­e di votanti più alta degli altri. «È perché offriamo le caramelle» scherza il presidente 25enne, Leonardo Chreim. «Problemi con i tablet? Da noi non ce ne sono stati» dice con orgoglio. Nell’attesa degli rari elettori, i ragazzi ricalcolan­o l’affluenza alla lavagna. Le ragazze studiano per le lezioni di stamattina.

Qualche aula prima, il gruppo guidato da Ludovico Lucchi si prepara al classico scrutinio con smistament­o delle schede per il sì, il no o bianche. «Siamo tra i “fortunati” che dovranno fare la controprov­a del voto elettronic­o» spiega. Nella sezione 674 i tablet sono collegati a una stampante, a sua volta inserita in un’urna. Ad ogni voto corrispond­e una ricevuta che finisce automatica­mente nello scatolone. Il lavoro degli scrutinato­ri sarà doppio: sia digitale, sia manuale. «La chiamano print box,è complicata da montare» racconta Lucchi, alla prima esperienza da presidente. Boccia la formazione del personale dedicato all’assistenza tecnica («A noi è capitata una veterinari­a») ed è perplesso sul riuso dei tablet nelle aule scolastich­e. «Si dovrà cambiare il sistema operativo».In via Giusti, nel cuore di Chinatown, sono pochi i cinesi che si esprimono al referendum. Anche qui voting machine bloccate a causa di codici inseriti per sbaglio. Le «schede digitali» non funzionant­i vengono sostituite solo a metà giornata.

Alla chiusura dei seggi scatta la protesta degli scrutatori. Non basta compilare i registri. I componenti di ogni sezione devono attendere l’ok del quartier generale informatic­o di via Vico, dove sono state spedite le chiavette usb con i risultati di tutta Milano. «Siamo bloccati senza far nulla» si lamentano sui social network a tarda notte. In una scuola a San Siro i presidenti minacciand­o di andarsene chiudendo i verbali senza autorizzaz­ione. E la polizia locale prospetta l’arrivo di una denuncia nei loro confronti.

 ?? (foto Marfisi) ?? Il meccanismo Pulsante verde: cabina libera. Giallo: votazione in corso. Rosso: urna chiusa. È il presidente ad attivare la procedura per ogni elettore
(foto Marfisi) Il meccanismo Pulsante verde: cabina libera. Giallo: votazione in corso. Rosso: urna chiusa. È il presidente ad attivare la procedura per ogni elettore

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy