I GIARDINI «INVASI» DAI GAMBERI
In questi giorni arriva la segnalazione della presenza ai Giardini Montanelli di gamberi delle paludi della Louisiana. È una specie invasiva, o aliena, proveniente dall’America e introdotta in Europa diversi anni fa. La strada per arrivare sino al centro di Milano passa con buona probabilità dagli allevamenti di gamberi. Se confermata la sua presenza si unirebbe a quella di altre specie invasive quali le «tartarughe dalle orecchie rosse» e le più recenti «tartarughe dalle orecchie gialle». Questo gambero viene allevato in tutte le parti del mondo producendo gravi danni all’ambiente tutte le volte che viene più o meno volontariamente inserito in ambienti naturali. È una specie molto aggressiva, lunga circa 15 cm, di colore rosso, è provvista di chele molto robuste, una sorta di tenaglie, in grado, ad esempio, nel caso si trovi nello stesso ambiente del gambero italiano di ucciderlo facendolo a pezzi in poco tempo. Le specie invasive come il gambero della Louisiana, hanno un notevole impatto sociale ed economico che, secondo uno studio commissionato dalla Comunità Europea (progetto Life Asap), è stimato in oltre 12 miliardi di euro annui nella sola Unione Europea, aggravato dai cambiamenti climatici, l’inquinamento e, in generale, dal disturbo antropico. Sono la seconda causa di minaccia alla biodiversità, sono infatti il fattore chiave nell’oltre il 50% delle estinzioni delle specie animali conosciute. Sono in grado di produrre una perdita di PIL mondiale del 5% . Il numero di specie aliene in Italia è cresciuto del 96% proseguendo un percorso che appare al momento inarrestabile.