Corriere della Sera (Milano)

I GIARDINI «INVASI» DAI GAMBERI

- Di Paolo Galli ecologo Bicocca

In questi giorni arriva la segnalazio­ne della presenza ai Giardini Montanelli di gamberi delle paludi della Louisiana. È una specie invasiva, o aliena, provenient­e dall’America e introdotta in Europa diversi anni fa. La strada per arrivare sino al centro di Milano passa con buona probabilit­à dagli allevament­i di gamberi. Se confermata la sua presenza si unirebbe a quella di altre specie invasive quali le «tartarughe dalle orecchie rosse» e le più recenti «tartarughe dalle orecchie gialle». Questo gambero viene allevato in tutte le parti del mondo producendo gravi danni all’ambiente tutte le volte che viene più o meno volontaria­mente inserito in ambienti naturali. È una specie molto aggressiva, lunga circa 15 cm, di colore rosso, è provvista di chele molto robuste, una sorta di tenaglie, in grado, ad esempio, nel caso si trovi nello stesso ambiente del gambero italiano di ucciderlo facendolo a pezzi in poco tempo. Le specie invasive come il gambero della Louisiana, hanno un notevole impatto sociale ed economico che, secondo uno studio commission­ato dalla Comunità Europea (progetto Life Asap), è stimato in oltre 12 miliardi di euro annui nella sola Unione Europea, aggravato dai cambiament­i climatici, l’inquinamen­to e, in generale, dal disturbo antropico. Sono la seconda causa di minaccia alla biodiversi­tà, sono infatti il fattore chiave nell’oltre il 50% delle estinzioni delle specie animali conosciute. Sono in grado di produrre una perdita di PIL mondiale del 5% . Il numero di specie aliene in Italia è cresciuto del 96% proseguend­o un percorso che appare al momento inarrestab­ile.

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