Dal lavoro all’arte «Così cambieremo gli orari della città»
Pronta una delibera dopo l’appello di Sala
Dopo l’appello del sindaco Sala a rallentare i tempi della città, arriva in giunta un nuovo piano degli orari. Obiettivo: dotare l'amministrazione di uno strumento che consenta di misurare gli impatti temporali (Time impact) di ogni azione introdotta per armonizzare i ritmi della metropoli. Già molte le azioni avviate con l’obiettivo di «riumanizzare» la città. Dall’innovazione digitale alla mobilità sostenibile. Centrale rimane la rivoluzione del lavoro agile. In Comune possibile per il 10% dei dipendenti.
Dopo l’appello del sindaco Sala a rallentare i tempi della città, arriva in giunta un nuovo piano degli orari. Obiettivo: dotare l'amministrazione di uno strumento che consenta di misurare gli impatti temporali (Time impact) di ogni azione introdotta per armonizzare i ritmi della metropoli. Perché sono diverse già oggi le tessere che vanno componendo questo puzzle, il cui fine ultimo è, come ha ricordato il sindaco «riumanizzare» la città. C’è l’innovazione digitale, che attraverso il fascicolo del cittadino consente ai milanesi di consultare i propri documenti online, senza doversi recare in Comune. Da casa possono pagare la Tari, richiedere e stampare i propri pass sosta. Ma per chi è meno appassiobili nato alla tecnologia e al web, il salone Anagrafico di via Larga 12 ha orari (il giovedì) prolungati fino alle 19 e il sabato mattina. Rientrano, poi, a pieno titolo nel percorso di «riumanizzazione» la riqualificazione e l’uso temporaneo degli spazi. Così come la mobilità sostenibile.
La città di domani sarà sempre più ostile alle auto e amica delle due ruote. Se è vero che le Zone 30 crescono e le isole pedonali anche di più, dal centro alla periferia, le piste cicla- passeranno da 215 chilometri di oggi a 300, mentre il bike sharing s’amplia in periferia. «Il tema su cui stiamo lavorando coinvolge vari assessorati, ciascuno fa azioni utili e necessarie — spiega l’assessore al Commercio, Lavoro e Personale, Cristina Tajani —. Con il nuovo piano vogliamo misurare i benefici di ogni intervento». Si sa, per esempio, che il 54% dei certificati viene richiesto on line. Meno code, meno tempo perso. Ma il cardine di questa rivoluzione, che vuole conciliare i tempi della città, è il «lavoro agile». «Oggi in tutte le direzioni del Comune il 10% del personale può accedere a due-tre giornate al mese di lavoro a distanza — spiega Tajani —. Inoltre dalla giornata dedicata alla promozione del lavoro agile siamo passati a una settimana». Molto va ancora fatto. Per ora sono dormienti le domeniche a piedi. Ma «stiamo discutendo per aprire i mercati comunali nella pausa pranzo», aggiunge Tajani. E l’assessore allo Sport, Turismo e Qualità della vita, Roberta Guaineri sintetizza: «Vogliamo restituire ai cittadini il proprio tempo: per curare la qualità della vita e realizzare una healthy city, la grande strada da percorrere è quella di programmare con consapevolezza le proprie politiche per distribuire servizi nei tempi e nei modi utili a semplificare l’abitare in città».