Piastra di Expo, indagato il responsabile Chiesa Si riaprono i giochi sulla posizione di Sala
Un fatto nuovo, l’iscrizione (solo adesso e sulla base di elementi già negli atti) del Rup-Responsabile unico del procedimento per la «Piastra» di Expo 2015, Carlo Chiesa, rimescola a sorpresa la prognosi dell’indagine sull’ex commissario Expo e attuale sindaco Beppe Sala, sebbene non sia lontano il 14 dicembre con la già fissata udienza preliminare di rinvio a giudizio o di proscioglimento di Sala per l’accusa di falso nella retrodatazione nel 2012 di due commissari di gara; e sebbene ancor più si avvicini pure il 3 novembre, data obbligata della pensione del magistrato (Felice Isnardi) titolare del fascicolo da quando la Procura Generale guidata da Roberto Alfonso tolse a fine 2016 l’indagine alla Procura della Repubblica ravvisandone l’inerzia su Sala conseguenza delle tensioni del 2013-2013 tra l’ex procuratore capo Bruti Liberati e l’ex suo vice Robledo.
Quando infatti in settembre la Procura Generale chiese il rinvio a giudizio dell’allora amministratore delegato di Expo per il falso nella retrodatazione della nomina dei due commissari, nel contempo stralciò la seconda accusa che in giugno aveva mosso a Sala (abuso d’ufficio in un segmento dell’appalto per il «verde» di Expo), e che dunque pareva avviata ad archiviazione.
L’archiviazione però non è ancora arrivata. E anzi adesso un fatto nuovo segnala che i giochi sono ancora tutti aperti: 15 giorni fa, quindi mesi dopo la conclusione dell’indagine nella quale la Procura Generale ne aveva già raccolto come testimone le dichiarazioni utilizzate poi a sostegno dell’accusa a Sala, i magistrati hanno infatti indagato in concorso con Sala anche l’allora Rup-Responsabile unico del procedimento in Expo, Carlo Chiesa, il cui ruolo tecnicamente cruciale era stato evocato dallo stesso Sala in alcuni passaggi della memoria difensiva presentata in estate dai suoi avvocati penalista Salvatore Scuto e amministrativista Stefano Nespor.
Tuttavia la nuova iscrizione fa riferimento agli stessi elementi di prima, e uguali sono stati pure le domande e i contenuti dell’interrogatorio di Chiesa, tanto che, già alla fine dell’atto istruttorio, il difensore
L’iscrizione
Il ruolo tecnicamente cruciale dell’ingegnere era stato evocato dalla difesa del sindaco
Ugo Lecis ha subito presentato una istanza di archiviazione sulla quale la Procura Generale non si è ancora espressa.
L’esito finale del travagliato fascicolo appare dunque nuovamente aperto a una tripla da Totocalcio 1-x-2. Ulteriormente complicata da come, nella decisione finale, si combineranno le letture giuridiche e le opzioni non solo del pg titolare (Isnardi) e del suo capo (Alfonso), ma anche dei due colleghi di Isnardi (Vincenzo Calia e Alfredo Gaballo) designati per ereditare il fascicolo da Isnardi dopo la sua pensione a metà settimana prossima.