Conservatori, un talent per i musicisti classici
Prende il via a Milano «Amadeus Factory» il primo concorso per valorizzare i migliori allievi dei Conservatori nazionali
Se sessantamila vi sembran pochi... Tanti sono i ragazzi, fascia d’età tra i 10 e i 25 anni, che in Italia studiano musica classica. Sessantamila iscritti ai 59 Conservatori statali, impegnati ogni giorno per apprendere l’arte dello strumento. Un’Italia giovane e appassionata, di cui si hanno poche tracce. Perché i ragazzi della classica non fanno notizia.
E allora, per bilanciare un po’ la situazione e offrire un’occasione di visibilità non solo a chi si dimena sulle canzonette ma anche a chi suona il violino, il pianoforte o il flauto, ecco che nasce a Milano il primo Talent per valorizzare i migliori allievi dei nostri conservatori. «Amadeus Factory», così si intitola, nasce da un’idea di Biagio Scuderi, redattore del mensile edito da Bel Vivere, che ne è il promotore. Ma a differenza dei Talent del pop, questo «X Factor» della classica non è per tutti. «Per garantire la qualità abbiamo coinvolto dieci Conservatori della penisola», spiega Scuderi. «Ogni direttore ha segnalato due suoi candidati. E così le proposte selezionate, singoli o gruppi, sono in tutto venti». Di questi, Diego Petrella, 22 anni, pianista, e Valerio Scarano, 14 anni violinista, sono i due che arrivano dal Conservatorio di Milano.
Con una troupe di «Amadeus» Scuderi è andato a registrare ogni singola esibizione, a parlare con i candidati. E da oggi tutti i video e le interviste saranno messi on line sul sito di «Amadeus», il mensile della grande musica nato nel 1989 (amadeusonline.net) in modo che il pubblico web possa ascoltarli ed esprimere le sue preferenze.
«I due più votati passeranno d’ufficio alla semifinale, mentre gli altri 8 li sceglierà una commissione di critici e musicisti». E da venti i «paladini» della classica si ridurranno a dieci. Pronti a sfidarsi nel torneo successivo, il 27 novembre al Mac davanti a una commissione che ne sceglierà tre.
Il 4 dicembre all’Auditorium della Verdi, gran finale aperto al pubblico e trasmesso in streaming. A decidere il vincitore sarà una giuria composta da artisti under 35, tra cui la pianista Beatrice Rana, il fagottista Andrea Zucco, i rap- presentanti dell’Orchestra della Scala, di Santa Cecilia, della Rai di Torino, della Gioventù Musicale. Presidente Daniele Rustioni, 34 anni, milanese, direttore d’orchestra di consolidata fama.
Al primo classificato, un cd di copertina di «Amadeus» e un tour di concerti con la Gioventù Musicale. Per tutti, l’occasione di scoprire non solo i «saranno famosi» di domani ma anche una realtà poco nota. Quella dei Conservatori, dove a volte studiare richiede somma determinazione, visto che per mancanza di spazi gli allievi finiscono persino a provare nei bagni. Ma chi fa musica non indietreggia. Questo talent, il cui logo è ideato dagli studenti dell’Accademia di Brera, vuole aiutare i migliori a emergere, ma anche sfatare luoghi comuni sulla classica, per nulla polverosa, anzi fresca e suggestiva. Fatta di ragazzi impegnati in training da veri atleti, ma anche capaci di ridere e scherzare come tutti. Perché chi suona Mozart o Beethoven ha comunque una marcia in più.