Corriere della Sera (Milano)

Piazza d’Armi Il Comune apre al campus Inter

Dal progetto sparirà la porzione di parco pubblico prevista

- Di Elisabetta Andreis

Verde «privato» al posto del verde pubblico. Il piano di riqualific­azione di piazza d’Armi in via delle Forze Armate cambia totalmente e in un incontro chiave avvenuto a Palazzo Marino, l’Inter e Invimit hanno incassato dall’assessore all’Urbanistic­a Pierfrance­sco Maran una informale indicazion­e a procedere con il nuovo progetto, che verrà man mano valutato in ogni dettaglio.

I due interlocut­ori del Comune cercano di accelerare anticipand­o l’aggiorname­nto del Piano di governo del territorio (previsto entro fine anno). L’Inter è pronta a spendere cento milioni di euro per rilevare più di 30 ettari di spazio, dei 42 totali, e creare nell’enorme area ex militare non lontana da San Siro il suo campus con 20 campi da calcio, una residenza sportiva, palestre e un centro medico specializz­ato. Decade così il masterplan presentato in Comune a maggio e disegnato da Leopoldo Freyrie, che aveva incontrato un preliminar­e favore del Municipio 7 e dei comitati di zona. L’architetto aveva previsto un enorme parco pubblico da 27 ettari, più grande dei Giardini Montanelli, circondato da eco-palazzi che guardavano tutti il verde in una sorta di «Central Park» alla milanese. La nuova versione sarà disegnata invece su misura per il club di Suning. In sostanza scompare il parco e al suo posto arriva il verde «privato» dell’Inter, che porterebbe tantissimi ragazzi in una zona abitata in gran parte da anziani (con ricadute sociali ritenute apprezzabi­li) e attraverso una serie di convenzion­i sarebbe comunque il più possibile aperto alla città. In questa ipotesi il verde pubblico risulta però ridotto a massimo 5 ettari nell’area dei magazzini di Baggio, in parte destinati ad essere demoliti. Sparirà il campo da polo, mentre potrebbero essere preservati gli orti sfrattati dall’attuale sede. D’altro canto, non troveranno più spazio neanche i 4 mila eco-alloggi ipotizzati da Freyrie: le volumetrie saranno di fatto inferiori (nel masterplan presentato a maggio erano 270 mila metri quadrati, equivalent­i a quelle di Citylife).

Quanto ai tempi, in queste settimane Invimit, la società del ministero del Tesoro che si occupa della valorizzaz­ione dell’area su incarico del Demanio, sta finendo le valutazion­i sul rischio bellico e ha iniziato le indagini ambientali, anche per quantifica­re i costi delle bonifiche necessarie per questa area immensa. Sarà un punto cruciale nelle trattative: proprio il nodo delle bonifiche aveva fatto saltare, due anni fa, il progetto di uno stadio del Milan al Portello (per lo stadio, le ruspe avrebbero dovuto scavare molto più in profondità).

L’Inter, per ora, va invece avanti. Vuole riunire in un campus il quartier generale e il centro di formazione giovanile della squadra. Oggi gli uffici (in affitto) sono in corso Vittorio

Emanuele. La formazione giovanile ruota invece intorno ad Interello, ribattezza­ta Centro di Formazione Suning, anche qui su un terreno in affitto (e non di proprietà) tra Niguarda e Affori. La prima squadra e la Primavera si allenano nella storica sede di Appiano Gentile, la Pinetina simbolo voluto da Angelo Moratti e recentemen­te rimodernat­a che resta però — agli occhi dei cinesi — poco moderna e flessibile.

La procedura Il club nerazzurro cerca di affrettare i tempi per non incorrere nelle future modifiche del Pgt

 ??  ?? Dall’alto L’ex piazza d’Armi in via delle Forze Armate. È l’area scelta dall’Inter per il suo nuovo campus. A destra, il centro giovani di Interello
Dall’alto L’ex piazza d’Armi in via delle Forze Armate. È l’area scelta dall’Inter per il suo nuovo campus. A destra, il centro giovani di Interello
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