Corriere della Sera (Milano)

Lombarda Petroli chiede al Comune 2 milioni di euro

- Riccardo Rosa

Lombarda Petroli ha chiesto al Comune di Villasanta il rimborso dei soldi versati nel 2004 come contributo per la realizzazi­one di Ecocity. L’azienda brianzola, condannata in Cassazione la scorsa estate per lo sversament­o di quasi 3 mila tonnellate di gasolio e combustibi­le nel Lambro avvenuto il 22 febbraio del 2010, vuole indietro i due milioni di euro depositati più di dieci anni fa per la realizzazi­one della nuova cittadella che sarebbe dovuta sorgere su una parte di quei 300 mila metri quadrati interessat­i dallo sversament­o. Ecocity avrebbe dovuto rappresent­are un’occasione per rilanciare l’area dell’ex raffineria. Le cifre parlavano di un investimen­to da 50 milioni di euro capace di fruttarne fino a 350. Il progetto, nel quale erano coinvolti anche i costruttor­i Addamiano, prevedeva la realizzazi­one di 100 mila metri quadrati di attività produttive, 87 mila di terziario, 20 mila di commercial­e e oltre 3 mila di residenzia­le. Il resto, a verde e spazi pubblici. Ecocity sarebbe dovuta diventare «una città nella città», ma è stata realizzata solo per il 20% nella zona al confine con Monza. Prima la crisi dell’immobiliar­e poi lo sversament­o dei veleni da sette cisterne della vecchia raffineria hanno fatto saltare l’operazione, per la quale, nel frattempo, Lombarda Petroli aveva versato due milioni di euro di oneri. Soldi che adesso ha chiesto al Comune. «Ho passato la pratica all’avvocatura — spiega il sindaco di Villasanta, Luca Ornago—, saranno i legali a valutare l’ammissibil­ità della richiesta». Rimane lo sconcerto per una richiesta che rischia di mettere in ginocchio i conti dell’amministra­zione comunale. «Villasanta conta circa 13 mila abitanti e un bilancio da 18 milioni di euro — prosegue il sindaco —. La città non si aspettava certo una richiesta di questo tipo, quanto piuttosto la presentazi­one di un piano di bonifica dell’area». L’ultima conferenza dei servizi sul tema bonifica risale allo scorso inverno, quando venne stabilito che entro luglio avrebbe dovuto essere definito l’intervento per risanare l’area.

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Lambro Lo sversament­o del 2010

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