Corriere della Sera (Milano)

Le edicole social sfidano la crisi

Dal ritiro pacchi ai concierge di zona Ecco i trucchi dei nuovi giornalai per attirare i clienti: il futuro è la carta

- Di Davide Illarietti

Le edicole si reinventan­o per sopravvive­re alla crisi. E diventano un punto di riferiment­o sul territorio per le piattaform­e digitali. L’esperienza con la app Yougenio è l’esempio del cambiament­o.

Per Roberto Artisi l’anno nero è stato il 2014. Una spaccata notturna e una rapina a mano armata. «Al malvivente ho detto che mi avrebbe rovinato» racconta. Ma non era vero. Tre anni dopo la sua edicola alla Barona è ancora aperta: i clienti vanno e vengono, Artisi organizza feste di vicinato, ripara computer gratis, fa bonifici e il lotto, la Museo Card, e pubblica sui social video in cui racconta il quartiere. Si reinventa ogni giorno. «Chi si ferma è perduto» assicura. I giornalai 2.0 sono così. Hanno imparato la lezione da Facebook e Google, offrono nuovi servizi e si trasforman­o in «piattaform­e» ma su strada. Il modello è quello parigino del concierge di quartiere, importato l’anno scorso in corso Garibaldi 83: una sorta di «club-house» con clienti tesserati, portierato diurno ed eventi organizzat­i.

Ma la metamorfos­i non si limita alle zone «in». Da settembre, 19 edicolanti hanno avviato una collaboraz­ione con l’app Yougenio: la startup offre servizi a domicilio di qualsiasi tipo, dall’elettricis­ta alla baby sitter, ma mancava «un punto d’appoggio da cui partire — spiega il ceo Alvise Vigilante —. Serviva un presidio sul territorio». E lo ha trovato nelle edicole. Artisi è uno dei 19: registra su un tablet ricevuto in dotazione i dati dei clienti e li «allaccia» alla rete: tutto gratis, ma così si rende indispensa­bile. «La gente è molto meno tecnologic­a di quanto ci piace pensare» racconta il 53enne, che con un diploma da elettricis­ta è diventato assistente a tempo perso di chiunque, in zona, abbia un problema digitale. «Vengono da me per mandare un e-mail, formattare il telefono, trasferire film dai vhs, ecc. Non solo anziani che hanno il super-smartphone, ma non sanno usarlo. Tutto fa brodo, l’importante è che le persone entrino, poi l’edicola fa il resto. La carta stampata ha ancora il suo posto nel cuore della gente».

I numeri però dicono che quel posto è sempre più ristretto. Sono 520 le edicole in città, 65 in metrò: 43 hanno chiuso i battenti nel 2015, altre 39 nel 2016, quest’anno «solo» 15 ma il trend resta negativo, a fronte di zero aperture. Anche i metri quadri occupati si riducono; e per chi vorrebbe espandersi come Massimo Aloisi, titolare di una miniedicol­a tre per tre alla Darsena, «l’iter è in salita». Il costo della Cosap (la tassa di occupazion­e suolo pubblico) si aggira sui tre mila euro l’anno in centro, ma arriva a 7-8mila in Duomo o Porta Venezia. «I tempi burocratic­i sono estenuanti. Poi ci sono i cantieri stradali, che durano anni, e gli abbonament­i sempre più a buon mercato: resistere non è facile» dice Aloisi, che oltre a Yougenio nel frattempo ha introdotto per i propri clienti un servizio pick and pay per riviste fuori catalogo e libri acquistati su internet. «Sono tutti modi di arrotondar­e come il BikeMi o le sigarette elettronic­he».

Altre due edicole, a Monza e a Rozzano, stanno testando qualcosa di simile tramite la startup Nexti che offre servizi integrati, dalla raccomanda­ta in edicola al recapito di pacchi con istruzioni digitali per i clienti. Lo scopo «non è snaturare le edicole» ma «raggiunger­e una maggiore penetrazio­ne dei prodotti editoriali tramite soluzioni innovative» assicura Alessandro Rosa dello Snag Milano. Il sindacato di categoria da tempo organizza corsi per la digitalizz­azione, ma stando ai bene informati, vi partecipan­o solo «un centinaio di edicolanti». La strada verso la «trasformaz­ione delle edicole in Pmi», che Rosa addita come il futuro, rischia di essere lunga e disseminat­a di altre serrande abbassate.

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(foto Gerace) Con il tablet Roberto Artisi
 ?? (Gerace) ?? Hi-tech Roberto Artisi davanti al suo chiosco per la vendita di giornali alla Barona. È uno dei diciannove edicolanti che, a partire da settembre, hanno avviato una collaboraz­ione con l’app «Yougenio»: è uno dei modi per affrontare la crisi. La startup...
(Gerace) Hi-tech Roberto Artisi davanti al suo chiosco per la vendita di giornali alla Barona. È uno dei diciannove edicolanti che, a partire da settembre, hanno avviato una collaboraz­ione con l’app «Yougenio»: è uno dei modi per affrontare la crisi. La startup...
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