Corriere della Sera (Milano)

CALL CENTER, LA SCOCCIATUR­A È (QUASI) FINITA

- di Antonio Lubrano

Vuoi vedere che ce la facciamo? Noi, gli utenti vessati dagli scocciator­i dell’ora di pranzo, noi i titolari di cellulari che in tutte le altre ore del giorno dobbiamo difenderci dai call center! Sta per essere varata una legge che stroncherà questa persecuzio­ne: lo annuncia l’Unione nazionale consumator­i che per promuoverl­a ha lanciato «una campagna — nondisturb­armi — firmata da decine di migliaia di persone», come precisa il suo presidente Massimilia­no Dona. Ed ecco in sintesi quali potrebbero essere le novità: 1) il Registro delle Opposizion­i viene riveduto e corretto, visto che finora non ha funzionato al meglio. (Merito della Commission­e Comunicazi­oni del Senato). Si potranno iscrivere anche i numeri dei cellulari e i numeri fissi che non figurano negli elenchi telefonici. «Questo significa, fa notare Dona, la revoca di tutti i consensi al trattament­o dei dati personali espressi in precedenza»; 2) Sarà vietata la cessione di elenchi telefonici a terzi (un vero commercio semiclande­stino) e sono previste pesanti sanzioni per chi viola un tale divieto; 3) Vietato altresì il ricorso ai compositor­i automatici per la ricerca dei numeri; 4) S’introduce l’obbligo al ricorso di un prefisso specifico unico, cosicché chi riceve la chiamata scopre subito che si tratta di uno scocciator­e. Tocca alla Camera ora varare la legge. Perciò calma, signori, non stappiamo ancora lo spumante!

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