Corriere della Sera (Milano)

INNOVAZION­E LA RICETTA QUOTIDIANA

- Pietro Bussolati

Trovo interessan­te il dibattito sulla velocità di Milano legato alla sostenibil­ità ambientale, emerso dal confronto tra il sindaco Giuseppe Sala e gli economisti Alesina e Giavazzi. Spetta a istituzion­i e politica la responsabi­lità di sensibiliz­zare e rendere consapevol­i i cittadini di quanto e come i diversi stili di vita impattino sul pianeta e sugli esseri viventi. Credo che nell’idea provocator­ia di chiedere ai milanesi di rallentare la nostra città si debba cogliere un legame con la sostenibil­ità umana, ovvero con quella capacità di trovare un ritmo non usurante, una qualità della vita non soffocata dalle nevrosi cittadine. Perché la produttivi­tà non passa più dalla quantità, ma dalla qualità. È il mercato stesso oggi, prima ancora della politica, che spinge verso uno sviluppo tecnologic­o che non solo renda veloce l’integrazio­ne tra gli individui, ma che sia anche capace di ridurre al minimo gli sprechi. Ecco che allora nell’idea di rallentare bisogna cogliere e rilanciare quella di recuperare spazio alla vita quotidiana. Lavoriamo meglio se abbiamo tempo per cogliere le opportunit­à circostant­i. Siamo più felici se possiamo ritagliarc­i del tempo per noi stessi e per ciò che ci interessa. Le società più sviluppate oggi sono quelle che sanno individuar­e forme idonee a rendere più sostenibil­e il futuro. Tesla ha superato il valore in Borsa di colossi come General Motors; questo ci dice come sia scellerato pensare che parole come sviluppo e sostenibil­ità non possano viaggiare insieme. Che velocità e qualità della vita siano in contrasto. Io credo che la grande opportunit­à oggi stia nell’interpreta­re un’idea di doppia sostenibil­ità, ambientale e umana. Lo sta facendo il Comune di Milano con la sfida digitale alla burocrazia e le politiche di sharing economy in diversi ambiti, dal lavoro alla mobilità. La via milanese allo sviluppo è questa, e le istituzion­i sono un pezzo di un grande disegno che deve andare verso tale direzione. Aprire all’innovazion­e e renderla fruibile al maggior numero di persone, per una vita non solo più semplice e veloce, ma anche più attenta alla sostenibil­ità.

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