Via Gola, sgomberi e blitz antidroga
Sicurezza Operazione della Polizia locale nel quartiere popolare sul Naviglio Pavese. «Dobbiamo restituire legalità alla zona» Quattro spacciatori arrestati negli ultimi giorni, liberati gli alloggi occupati. Rozza: l’Aler ci aiuti
Droga, occupazioni abusive, cortili «occupati» dai rom, anarchici e antagonisti: la casbah di via Gola. Crescono sgomberi e blitz. La linea è tracciata. L’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza: «Su questo quartiere bisogna lavorare per riportare legalità e dare tranquillità ai cittadini, specie gli anziani. La polizia locale sta facendo un grande sforzo, ma deve essere supportato dall’Aler e dalla Regione».
L’imbosco è nella carcassa di un motorino con la sella sfondata. Via Gola, civico 27. Un ragazzo marocchino s’accosta ai passanti. Offre. Qualcuno rifiuta. Alcuni fingono di non sentire. Gli altri due pusher fumano accanto allo scooter abbandonato. Metà pomeriggio del 23 ottobre: mercato quotidiano dello spaccio di strada nel quadrante di case popolari a pochi metri dalla Darsena. Settecento alloggi Aler, più di 200 occupati, allacci abusivi all’elettricità, un cortile in mano a un gruppo rom, gli altri caseggiati «spartiti» tra anarchici, antagonisti e spacciatori nordafricani. Alle 16.35 di quel 23 ottobre un ragazzino compra 5 euro di «fumo». È il livello più basso nel mercato della
Rozza I pusher stanno deprimendo la zona da anni. Dobbiamo lavorare per la legalità e restituire tranquillità agli anziani. Aler ci aiuti
droga a Milano: ma i rifornimenti di cocaina arrivano a flusso continuo da altri quartieri della città, per alimentare la piazza dove il «commercio» non si ferma mai. Gli agenti in borghese della polizia locale, quel pomeriggio, seguono la scena appostati in una macchina.
Il primo spacciatore, Badr Najji, lo fermano in strada. Gli altri due scappano e si infilano tra le palazzine. Dal motorino intanto gli agenti dell’Unità contrasto stupefacenti tirano fuori un borsello con un mezz’etto di hashish e un po’ di cocaina. Poi salgono fino a una casa del terzo piano, sempre in via Gola 27: entrano, tra i cuscini di un divano trovano altri 37 ovuli di hashish, più bilancini elettronici, coltelli e pellicola. La casa è occupata: i due, oltre all’arresto per spaccio, verranno denunciati anche per l’occupazione abusiva, per l’allaccio illegale col furto dell’elettricità e perché non hanno documenti in regola. Anche il primo fermato abita in una casa occupata, al piano terra. Entrambi gli appartamenti vengono poi recuperati e chiusi dall’Aler con una lastra d’acciaio. L’assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza, commenta: «Su questo quartiere bisogna lavorare per la legalità e insistere, per restituire la zona alla vita dei Navigli e ridare tranquillità ai tanti anziani. I piccoli spacciatori che da troppo tempo hanno occupato le case