I PAZIENTI OSTAGGIO DELLE LITI
Ha scatenato un finimondo il cartello affisso da alcuni medici di medicina generale per esortare i propri pazienti cronici a non aderire alla proposta di nuovo modello assistenziale prevista dalla recente riforma della sanità lombarda. È la scintilla che rischia di far esplodere una situazione già tesa ma, fino a ieri, ancora tenuta sotto controllo. La contrapposizione tra i molti medici di famiglia che non vedono di buon occhio la nuova proposta assistenziale, sostenuti da alcuni sindacati tra i quali in particolare lo Snami molto forte a Milano città, e Regione Lombardia è in atto da mesi ma ora il pericolo è che si arrivi al muro contro muro. Il clima è ulteriormente reso effervescente dalle prossime elezioni dell’Ordine dei Medici di Milano e dall’avvicinarsi delle consultazioni regionali. L’assessore al Welfare Gallera, abitualmente molto disponibile al dialogo, questa volta ha usato toni duri e dichiarato che valuterà la sospensione della convenzione tra la Regione e i medici che hanno affisso i cartelli, in pratica il licenziamento. Quella che in altri momenti sarebbe stata solo una tempesta in un bicchiere d’acqua oggi rischia di affondare definitivamente il rapporto tra medicina generale e Regione, da sempre non facile. In mezzo però ci sono i pazienti, ostaggio di polemiche che non sono loro ma che li vedono fragile oggetto del contendere. Meglio che tutti facciano un passo indietro e che si abbassino i toni, poi si potrà tornare a ragionare e dialogare.