Insulti agli agenti nel raid anarchico
Via Tiepolo, francesi e spagnoli nel gruppo Due minorenni tra i sette ragazzi identificati
Era comparsa un paio d’anni fa. In metropolitana; poi anche su qualche treno. È l’altra faccia della sigla internazionale «Acab» (all cops are bastards), generica etichetta d’incitamento alla violenza contro le forze dell’ordine. Nel 2015, su alcuni mezzi pubblici milanesi, si iniziò a leggere «Psm», e cioè «più sbirri morti». L’acronimo venne riadattato nell’agosto scorso, con scritte ancora più macabre tracciate sui muri del Corvetto e intorno a via Gola, «più sbirri mutilati», «più sbirri monchi». Il riferimento era a un artificiere della polizia che perse una mano e un occhio a Capodanno scorso, durante l’intervento per disinnescare un ordigno piazzato contro una libreria legata a CasaPound, a Firenze. Otto anarchici vennero arrestati per quei fatti all’inizio del mese, e qualche giorno dopo comparvero le scritte a Milano. Un giorno fa, nella notte tra sabato e domenica, la sigla «Psm» è stata tracciata di nuovo su alcuni muri nella zona di via Tiepolo, verso Città Studi.
La segnalazione
Sono alcuni residenti che, intorno alle 2 della notte tra 28 e 29 ottobre, segnalano un gruppo di ragazzi che sta imbrattando i muri nel quartiere tra viale dei Mille e via Juvara.
Arrivano le Volanti della polizia, che in seguito si mettono in contatto anche con l’Unità tutela decoro urbano della Polizia locale (specializzata nelle indagini sul graffitismo): alcuni giovani scappano, ma sette vengono fermati in zona e identificati; due minorenni, quattro ragazze, tra cui una francese e una spagnola. È da subito evidente che si tratta di graffitismo «politico». Accanto alla sigla «Psm», c’è anche «Acab», e poi «Baise la police».
I profili dei ragazzi identificati e denunciati non sembrano di particolare spessore, ma colpiscono sia la ricomparsa della sigla «Psm», sia la presenza delle scritte in francese. Non è certo la prima volta che si leggono sui muri di Milano, ed è noto che gli ambienti anarchici della città hanno legami solidi con i «neri» soprattutto in Francia, Spagna e Grecia. Proprio in Francia negli ultimi tempi il movimento anarchico ha preso spesso la testa violenta dei cortei di piazza e organizzato assalti diffusi sia nelle manifestazioni contro le leggi sul lavoro, sia dopo l’elezione del presidente Emmanuel Macron. Uno dei messaggi in zona via Tiepolo diceva: «Acab da Parigi».
Altre frasi non sono di immediata interpretazione o attribuzione, visto che in quella zona il passaggio di writer vandalici è comunque frequente e le scritte sono molte e a volte confuse.
Il precedente
L’estate scorsa le scritte (tutte in spray nero) comparvero prima in via dei Panigarola, al Corvetto, poi nelle vie Segantini e Borsi, sui Navigli.
Tutte tracciate, all’apparenza, nei primi giorni di agosto, subito dopo che le Digos di Firenze e altre città arrestarono 8 anarchici, accusati di due attentati.
Al di là di una generica solidarietà che i gruppi anarchici manifestano di solito, tra gli arrestati dell’agosto scorso ce n’era uno che era stato protagonista dell’«offensiva» milanese della fine del 2014, quando i gruppi «neri» presero la prima fila delle contestazioni violente contro gli sgomberi dalle case popolari e reagirono con una giornata di guerriglia quando la polizia intervenne in due circoli occupati («Corvaccio» e «Rosa nera») al Corvetto.