Piramide bis «ridotta» dalle mura spagnole I paletti delle Belle arti
La soprintendente Ranaldi: via libera, ma senza parcheggi
Conclusi i rilievi degli archeologi. Avviata la bonifica dell’area ex Tamoil, il tassello mancante del nuovo disegno urbanistico di Porta Volta. Gli architetti sono già al lavoro per rimodulare il progetto della piccola piramide di vetro e acciaio, che è previsto sorga sull’area e che dovrà permettere di conservare l’«impronta» delle mura spagnole riemerse a sorpresa durante lo smantellamento della stazione di servizio.
A Palazzo Litta, sede della Soprintendenza, ci sono già stati più incontri sul tema. E Antonella Ranaldi, soprintendente alle Belle arti, Paesaggio e Beni Archeologici della Città Metropolitana, conferma: «Il tracciato delle mura era ben noto. Non si conosceva, però, se ci fossero evidenze fisiche delle murature. Invece ci sono, affioranti. Sono emerse appena è stata demolita la pavimentazione della stazione Tamoil. Abbiamo già incontrato i progettisti ed è evidente che il nuovo progetto dovrà tenere conto di queste nuove evidenze che seguono l’antica perimetrazione». Forse la piramide, la copia in piccolo di quelle realizzate su progetto di Herzog & De Meuron e inaugurate un anno fa, dovrà essere lievemente accorciata. E forse si dovrà rinunciare a parte degli spazi interrati o parcheggi. Ma dopo un lungo periodo di incertezza, la situazione dell’area dismessa sembra essersi finalmente sbloccata.
La demolizione dell’ex Tamoil era iniziata lo scorso giugno. Tempo due settimane e piazzale Baiamonti era finito sotto i riflettori, perché durante la rimozione delle cisterne per lo stoccaggio dei carburanti erano riemerse importanti porzioni di antiche mura. Il sospetto che si potesse trattare delle mura spagnole era stato immediato. Ma era necessaria la conferma dei tecnici.
Il terreno Montello-Baiamonti è di proprietà del Comune che, prima dello smantellamento, l’aveva messo a bando ma senza risultato. I bandi (base d’asta 5 milioni di euro), infatti, erano andati deserti e a giocare contro aveva pesato una lunga storia di ricorsi dei gestori del distributori, sottoposti a sfratto. Prima dell’estate l’area è stata rimessa a bando per la terza volta. E l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran conferma che c’è stata una «manifestazione di interesse di Microsoft», una delle più importanti